Alla luce dei parametri che la proprietà mi ha dato, anche la prossima estate faremo il mercato in certo modo, a meno che non arrivi la Champions. Di conseguenza l'Inter ha il dovere di stare attenta ai calciatori in scadenza di contratto”. Con queste parole Ausilio sancisce la resa della fantasia, colpisce al cuore i più facili sognatori e distrugge i voli pindarici dei più inclini all’illusione. I realisti e i cinici invece non avvertiranno il peso di queste affermazioni e si limiteranno a scrollare le spalle e passare oltre.

Io mi trovo in mezzo alle due scuole di pensiero. Io, realista e cinico ma senza perdere la voglia di abbandonarmi ai sogni di tanto in tanto, così giusto per rimanere allenato. Il tifoso interista ha sempre avuto l’abitudine al sogno. Sognava il grande giocatore, il grande risultato e, nei momenti peggiori, si “drogava” con le fantasie delle vittorie più impossibili. Questi sogni però dopo sofferenze varie si sono realizzati e per questo non è mai giusto smettere di farli.

Ritornando alla realtà e alle parole di Ausilio però si evince che il futuro dell’Inter sarà sempre più difficile da affrontare. Nessun investimento, niente grandi nomi, per questione di appeal e di risorse economiche. I top player nessuno ovviamente se li aspetta più ma sentire che senza Champions (mi pare che arrivarci oggi sia proprio difficile) non si andrà con decisione sul mercato ti spezza completamente le ali. I colpi a zero comunque spesso nascondono delle sorprese e la bravura di Ausilio dimostrata fin qui può consolarci e far sperare nel meglio.

Per rimanere in tema di scadenze ecco alcuni giocatori che a giugno 2015 potrebbero essere liberi, di cose interessanti ce ne sono parecchie: Glen Johnson, Basa, Maxwell; Cleverley, Khedira, Rabiot, Konoplyanka, Gignac, Luiz Adriano, Uchida, Terry, Assou Ekotto, Fletcher, Andrè Ayew, Adebayor, Suso, Kolo Toure, O'Shea, Arteta, Carrick, Ben Arfa, Gourcuff, Gerrard, Milner, Van Der Vaart, Amalfitano, Guidetti, Wickham, Pato.

Ovvio che i guadagni aumenteranno con il migliorare dei risultati. Su questo toccherà Mazzarri lavorare tirando fuori il massimo dagli uomini a disposizione. L’importante è porre le fondamenta, una buona base per costruire il palazzo del futuro. Senza risultati le fondamenta saranno fragili e verranno spazzate vie in un amen dalla prima intemperia distruggendo ancora una volta il progetto rilancio dell’Inter. Quindi cominciamo già da domenica a far capire alla gente che c’è voglia di rilancio e mangiamo l’erba sul campo, altrimenti, al di là del mercato, che futuro potremo avere? Solo grigio, purtroppo.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 16 ottobre 2014 alle 00:00
Autore: Filippo Tramontana / Twitter: @filotramo
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