La domenica perfetta. Pazza Inter, Sassuolo, Kovacic, Icardi, Medel e Moratti. Sulle note del grido di battaglia nerazzurro tutto torna al suo posto, si respira un’aria frizzante, ricca d’ossigeno d'alta quota, che cancella con una prova strabiliante e con un bel colpo di spugna le numerose difficoltà di Torino alla prima di campionato. Di Francesco non è Ventura e si vede ma l'Inter ha fatto un bel salto di qualità, soprattutto nell'approccio timido e impaurito che i Mazzarri’s avevano l’anno scorso in quelle gare facili sulla carta che si sono spesso rivelate indigeste ai nerazzurri. Zaza e Berardi alla vigilia facevano quasi paura, ma ci hanno pensato le nuove stelle Kovacic e Icardi a eliminare ogni timore, San Siro non intimidisce e questa è forse la notizia più importante, anche senza l'assenza della Curva Nord, e i baby fenomeni interisti sono pronti a dimostrare che questa è proprio una nuova stagione. Da un Sassuolo all'altro infatti di identico c'è solo il risultato. L'Inter dell'anno scorso era al capolinea, con tanti giocatori alla fine della loro storia in nerazzurro, quella del Mapei Stadium alla fine si rivelò solo una bella illusione prima di una stagione difficile e piena di problemi, questa nuova Inter invece ha un bel vestito nuovo di zecca e sembra sempre più a suo agio a sfilare in passerella. Medel si è ambientato a tempo di record e ha cominciato ad azzannare tutti, Kovacic non ha più paura di segnare, mentre Icardi non vuole smettere di stupire.

"Il nuovo Vieri", "il nuovo Batistuta", dicono, esagererò ma Maurito con i suoi 21 anni mi sembra addirittura più completo dei mostri sacri a cui lo paragonano, anche perché ha ancora ampi margini di miglioramento. Riesce a mettere in rete quasi ogni pallone che tocca, ha una media gol incredibile, destro, sinistro, colpo di testa, tecnico, veloce, senza nessun timore reverenziale, semplicemente un Top Player. Adesso però bisogna pensare subito a blindarlo per non correre il rischio di perdere un potenziale Re dei Bomber proprio ora che ce lo siamo praticamente costruiti in casa. Icardi al momento guadagna meno di tutti, "solo 800mila euro", bisogna quindi gestire con la massima accuratezza la pratica-rinnovo del suo contratto, in tempi brevi, per legarlo con forza al nerazzurro e non perderlo. Tutti i top club l’avevano già messo nel mirino in estate, adesso, al ritmo di 6 gol in 4 partite, non possono che raddoppiare. Attenzione massima quindi.

Risentire Pazza Inter non può che aver fatto piacere a tutti, così come rivedere dopo tanto tempo Massimo Moratti in tribuna al Meazza, due ciliegine sulla torta di una giornata perfetta. Chiaramente siamo solo alla seconda giornata di campionato e, così come avevamo detto in estate dopo le belle prove nella tournée a stelle e strisce, non bisogna esaltarsi troppo. Anzi serve subito dimostrare che Sassuolo non è una splendida illusione come quella dell'anno scorso, occorre invece dare continuità e proseguire su una strada che potrebbe diventare bellissima, cercando naturalmente di rimanere con i piedi per terra e di non ricadere in errori già visti in passato. Ora che iniziano anche le massacranti trasferte di Europa League si alza l'asticella. Pazza Inter, Kovacic, Icardi, Medel e Moratti (senza dimenticare Juan, Osvaldo, Dodò, Guarin e tutti gli altri, Mazzarri compreso). Sulle note del grido di battaglia nerazzurro gli ingredienti sembrano perfetti e pare proprio che tutto stia tornando al suo posto. “Lo sai per un gol… io darei la vita…”.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 16 settembre 2014 alle 00:01
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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