L'Inter fallisce il tentativo di rientrare in lotta per il terzo posto utile per la Champions League visto il KO del Napoli nel tardo pomeriggio contro il Verona. La gara contro il Cesena, però, non è stata completamente negativa per gli uomini di Mancini. Andiamo a ripercorrere il match di San Siro nel conseuto appuntamento con “Da Zero a Dieci”

ZERO – Le partite vinte dall'Inter quando è passata in svantaggio per prima in questa stagione negli otto tentativi avuti a disposizione. I nerazzurri non sono riusciti a rimontare in nessuna occasione avuta nel campionato in corso, ma ieri sera, più di altre volte, hanno avuto molta sfortuna.

UNO – Il tiro in porta di Rodrigo Palacio nel corso della gara contro il Cesena e con questo l'argentino ha trovato nuovamente la via del gol in quello che è sicuramente il miglior periodo di forma in questa stagione sfortunata per El Trenza che continua a giocare su un dolore alla caviglia risalente al maggio del 2014 nell'amichevole contro Trinidad & Tobago.

DUE – I minuti, 50 i secondi, passati dall'inizio della ripresa prima che l'Inter trovasse la rete del pareggio con Palacio. I nerazzurri hanno iniziato con il piglio giusto la ripresa grazie anche all'ingresso di Podolski e all'assetto più offensivo della squadra che hanno dato i frutti immediatamente, considerato anche il gol annullato ad Icardi un minuto prima.

TRE – Gli assist stagionali di Mauro Icardi, di cui gli ultimi due consecutivi. L'argentino nella sua versione 2.0 da attaccante di manovra si trova bene e si muove su tutto il fronte dell'attacco come in occasione della rete del pareggio di Palacio, in cui si trova sull'out di destra per crossare in mezzo all'area di rigore.

QUATTRO – I punti portati a casa da Mancini nelle due gare sin qui disputate contro squadre che devono recuperare punti nella lotta per non retrocedere. Contro il Cagliari l'unica vittoria, mentre con il Cesena i nerazzurri non vanno oltre il pareggio. Se si considerano le due sconfitte dell'era Mazzarri contro Parma e Cagliari si capisce come 8 punti siano andati perduti contro avversarie decisamente alla portata per i nerazzurri.

CINQUE – I passaggi con cui l'Inter ha portato Icardi nelle condizioni di poter crossare in occasione del gol di Palacio: Dodò, Andreolli, Ranocchia, D'Ambrosio e Podolski gli uomini coinvolti a dimostrazione che se i nerazzurri vogliono, sanno aumentare il ritmo e trovare la verticalità del campo con pochi tocchi.

SEI – I tiri tentati da un positivissimo Lukas Podolski nei 45 minuti disputati contro i romagnoli. Era un po' la prova d'appello quella di ieri sera per il tedesco e davanti agli occhi di Joachim Loew ha dato prova del fatto che può essere utile alla causa in queste ultime undici giornate di campionato. Solo il palo gli nega la gioia del gol, che sarebbe stato meritatissimo.

SETTE – I palloni intercettati dal duo difensivo formato da Ranocchia e Andreolli. Buona prestazione per entrambi nella gara contro l'attacco del Cesena che recentemente aveva dato più di qualche problema alla miglior difesa del campionato, quella della Juventus.

OTTO – Le chance create dalla coppia Guarin-Palacio. L'Inter ha creato ben 13 occasioni da gol e più della metà vengono dai piedi del colombiano e dell'argentino. Fredy, in particolare, in molte occasioni si è trovato a smistare l'ultimo passaggio senza che poi il destinatario di turno sia riuscito a concretizzarlo in gol.

NOVE – I tiri verso lo specchio della porta, inclusi quelli bloccati, da parte dell'Inter. Tanto i nerazzurri hanno creato, ma la sorte nella serata di ieri non ha riso alla squadra di Mancini, specialmente quando Magnusson si è frapposto sulla traiettoria del tiro a botta sicura di Zdravko Kuzmanovic che avrebbe potuto dare il vantaggio all'Inter già nella prima frazione di gioco.

DIECI – Sempre Mateo Kovacic. Il croato non parte titolare, ma alla fine, causa infortunio Shaqiri, gioca quasi 70 minuti. La gara del talento classe 1994 è a due facce, la prima negativa nel primo tempo, la seconda decisamente positiva nel 4-2-3-1 imposto da Mancini in cui lui agisce fra la linea dei due mediani e la linea degli attaccanti. Con gli spazi a disposizione il croato è imprendibile, chiedere a Mudingayi che in un paio di occasioni si è visto superare in velocità dal numero dieci nerazzurro: purtroppo per l'Inter Kovacic tocca troppe volte il pallone e non riesce a velocizzare maggiormente l'azione come servirebbe in questo periodo.

Sezione: Da Zero a Dieci / Data: Lun 16 marzo 2015 alle 11:02
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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