Prima della pausa per le nazionali l'Inter è scesa in campo contro la Sampdoria per provare a rialzarsi dopo il brusco ko della scorsai settimana contro la Fiorentina. La gara è terminata in pareggio, 1-1 e in questo appuntamento con 'Da Zero a Dieci' ripercorriamo i numeri che hanno caratterizzato la sfida di Marassi.
ZERO - I tiri nello specchio della porta da parte di Mauro Icardi durante la gara contro la sua ex squadra. L'attaccante argentino è apparso completamente fuori dal gioco causa marcature asfissianti di Zukanovic e Moisander, solo nell'occasione del gol di Ivan Perisic è riuscito a rendersi pericoloso in mezzo all'area di rigore e i risultati si sono visti.
UNO - Il pareggio stagionale dei nerazzurri che parzialmente riscattano la sconfitta di San Siro contro i Viola e danno comunque l'impressione di essere una squadra completamente diversa rispetto all'anno scorso: il pensiero che si insinua nei tifosi e negli addetti ai lavori è che partite come quella di ieri l'Inter della passata stagione le avrebbe perse. Anche questa è una buona notizia
DUE - Gli assenti rispetto alla formazione titolare nell'Inter scesa ieri in campo. In mancanza di Stevan Jovetic e Joao Miranda Mancini ha dovuto schierare nuovamente una formazione diversa da quella che ha in mente e ciò non avviene dalla gara contro il Carpi. Da allora c'è sempre stata qualche defezione nella formazione iniziale, ma per la gara contro la Juventus potrebbe tornare l'undici tipo. Jojo permettendo.
TRE - I tackle portati a segno da Gary Medel che ha giocato ancora nella sua nuova posizione di difensore centrale. Nel corso del weekend ha ricevuto gli elogi di Mancini per come interpreta il ruolo e per la sua duttulità in campo e anche ieri ha dimostrato con il suo ottimo senso della posizione i poter essere importante sia come centrale di difesa che come alternativa a Felipe Melo nella mediana nerazzurra.
QUATTRO - Le chance create dai piedi di Alex Telles. Anche nella gara di ieri il brasiliano ex Galatasaray è stato uno dei migliori in campo, soprattutto in fase offensiva dove spesso ha creato grattacapi a Pedro Pereira in copertura. Il terzino sinistro dell'Inter si trova a suo agio quando può lavorare in tandem con un esterno offensivo di ruolo (Perisic) e il suo potenziale offensivo aumenta esponenzialmente. La mole di cross proposti dal brasiliano è lì a testimoniarlo.
CINQUE - Le volte in cui Kondogbia e Guarin sono stati derubati del pallone dagli avversari. I due hanno provato tante volte a inserirsi, una volta in tandem hanno creato una clamorosa palla gol, ma in fase di possesso non sono stati molto attenti e i possessi da loro persi sono si sono tradotti in contropiede pericolosissimi della Sampdoria. Un po' più di attenzione in queste giocate, oltre che in fase di transizione difensiva, potranno solamente aiutare questa squadra a migliorare.
SEI - I rinvii della coppia difensiva Murillo-Medel. Il ritorno del difensore colombiano si è notato subito, molte volte ha sbrogliato situazioni pericolose e questo non può che essere un buon segnale per Mancini e la sua squadra per le prossime partite.
SETTE - Dopo le prime sette gare l'Inter non è più prima in classifica. Fino a ieri sera i nerazzurri condividevano la vetta con la Fiorentina, ma dopo il pareggio di Genova e la conseguente vittoria della Viola contro l'Atalanta la squadra di Mancini si ritrova per la prima volta a inseguire, pur rimanendo in vantaggio su altre concorrenti per le posizioni che consentono l'accesso alla prossima Champions League.
OTTO - Sono trascorse otto trasferte dall'ultima volta in cui l'Inter è rimasta a secco di gol fuori casa. Esattamente 12 partite fa, proprio a Marassi contro la Sampdoria i nerazzurri persero per 1-0, a firma Eder: da allora sono sempre andati a segno, sia a Milano che lontano dalle mura di San Siro.
NOVE - I palloni toccati da Rey Manaj nella gara di ieri. Ha destato molto stupore il cambio con Palacio che ha portato l'albanese in campo, ma tatticamente la scelta di schierare ulteriori chili e centimetri in area di rigore è stata decisiva. Con il passaggio alle due punte in linea Moisander e Zukanovic non hanno potuto raddoppiare sistematicamente Icardi e questo ha reso più pericolosi i terminali offensivi dei nerazzurri.
DIECI - I cross scoccati da Ivan Perisic. Il croato ieri è sembrato davvero quello ammirato in queste stagioni al Wolfsburg, agendo largo sulla fascia per tutta la gara (sebbene nella prima frazione si accentrasse in fase difensiva per contrastare Fernando), e creando molte occasioni pericolose sia in prima persona che verso i propri compagni. Lui e Telles, i migliori in questo dato, hanno lasciato partire 22 cross e questo, in un campionato lungo e con una squadra fisica come l'Inter, potrebbe essere un dato da non sottovalutare.
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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