Continua la striscia senza vittorie dell'Inter che torna dalla Sicilia con un solo punto, figlio del pareggio per 1-1 contro il Palermo. Andiamo a ripercorrere i dati salienti del match del Barbera in questo nuovo appuntamento con "Da Zero a Dieci".

ZERO - I tiri nello specchio della porta dell'Inter in tutto il primo tempo della sfida con i rosanero. Come in altre occasioni in queste prime nove gare dell'anno i nerazzurri faticano ad entrare in partita e anche sabato sera al Barbera questo è avvenuto: 0 tiri fra i pali della porta difesa da Sorrentino in 45 minuti di gioco.

UNO - Il tiro, se così si può definire tale, quello servito ad Alberto Gilardino per trovare la rete. Sebbene il Palermo sia sembrato sempre più in palla dei nerazzurri nell'arco dei novanta minuti, i rosanero solo in due occasioni hanno calciato verso la porta dell'Inter e una è quella conclusione sporca dell'ex Milan, mentre l'altra è di Franco Vazquez nella prima frazione di gioco.

DUE - Le simulazioni dell'italoargentino Vazquez. Mancini è stato chiaro nel definire le cadute del numero 20 rosanero e le immagini non possono che dare ragione al tecnico jesino. Qualche stagione fa alcuni giocatori vennero squalificati per questo atteggiamento attraverso la prova televisiva, chiedere a Krasic su tutti, adesso questo comportamento passa in cavalleria e anzi si plaude alla furbizia dell'attaccante. 

TRE - Le chance create in 16 minuti da Adem Ljajic contro il Palermo. Il serbo, rientrato in gruppo proprio per questa trasferta, ha avuto un quarto d'ora per mettersi in mostra ed è riuscito in questo intento. Molti movimenti e tanti scambi con i compagni di squadra che candidano il numero 22 ad una maglia da titolare contro il Bologna martedì sera.

QUATTRO - Le gare consecutive in cui l'Inter non ha trovato la vittoria: una sconfitta, quella contro la Fiorentina, da cui è iniziata la striscia negativa, e tre pareggi contro Sampdoria, Juventus e Palermo. Martedì i nerazzurri andranno a Bologna contro una squadra ritrovata e la gara non sarà affatto facile.

CINQUE - I dribbling riusciti ai giocatori nerazzurri, esattamente la metà di quanti ne sono stati tentati. Il leader in questa categoria statistica è stato Fredy Guarin con tre dribbling riusciti su tre tentati. Uno soltanto quello riuscito a Stevan Jovetic che non ha portato a conclusione due dei tre tentati.

SEI - La percentuale di gioco in cui il pallone è rimasto fra i piedi di Stevan Jovetic. Nell'Inter Medel, Nagatomo e Telles hanno fatto meglio del montenegrino, ma va considerato che con il 6.2% di possesso palla l'ex Manchester City ha fatto meglio di ogni singolo giocatore del Palermo. I rosanero hanno atteso l'Inter, specialmente nella seconda metà di gara e i dati sul mantenimento del pallone ne sono una chiara esemplificazione.

SETTE - Con le maglie dall'uno all'undici il sette rappresentava il numero dell'esterno destro e proprio questo nella serata di sabato ha creato qualche grattacapo a Mancini: Fredy Guarin era palesemente a disagio e Biabiany, sebbene abbia giocato molto bene, non ha i 90' nelle gambe e dunque bisognerà capire se questo modulo potrà essere riproposto a breve od occorrerà aspettare gennaio.

OTTO - I lanci lunghi tentati da Medel, ma nessuno di questi ha raggiunto dei compagni di squadra. Uno dei problemi della gara contro il Palermo, è stata la mancanza di geometrie a centrocampo, oltre alla eccessiva distanza fra i reparti, e questo dato di colui che ha preso il posto di Felipe Melo evidenzia le difficoltà dei nerazzurri.

NOVE - Le reti segnate in campionato dall'Inter in altrettante gare. Se ai nastri di partenza il reparto avanzato dei nerazzurri sembrava uno dei più pericolosi del campionato, sul campo questa previsione non si sta tramutando in realtà. Mancano i gol di Icardi e Jovetic si è bloccato dopo l'infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi da gioco: quando si ritroveranno questi due giocatori i dati dell'attacco non potranno che risollevarsi.

DIECI - I cross, a testa, che Nagatomo e Telles hanno effettuato nella gara di sabato, ma solo 7 (5 di Telles e due del giapponese) erano ben dosati e hanno raggiunto gli attaccanti nerazzurri. Una delle forze di questa squadra è sicuramente la bontà degli uomini sulle fasce, ma se i traversoni di questi non sono precisi e soprattutto le punte non effettuano i movimenti giusti, questi passaggi non servono a molto.

Sezione: Da Zero a Dieci / Data: Lun 26 ottobre 2015 alle 08:29
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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