Brutto scivolone per l'Inter contro la Sampdoria nel Monday Night della 30esima giornata di Serie A. I nerazzurri hanno lasciato sul campo i 3 punti e le residue speranze di rimanere in corsa per il terzo posto che vale il preliminare di Champions League. Riviviamo attraverso le statistiche la partita del Meazza in questo nuovo appuntamento con 'Da Zero a Dieci'.
ZERO - Come i tiri nello specchio della porta da parte di Mauro Icardi. Il bomber argentino non riesce a rispondere ad Andrea Belotti e incespica in una serata storta, di quelle che fanno venir voglia di dubitare delle sue qualità. Pochissimi palloni gestiti, un colpo di testa a lato e l'errore sotto porta che ha cambiato la partita dell'Inter sul punteggio di 1-1.
UNO - Appena un misero punto per l'Inter nelle ultime due giornate di campionato successive al roboante e ulteriormente illusorio 7-1 all'Atalanta, che oggi mantiene 3 lunghezze di vantaggio in classifica. A Torino e ieri contro la Sampdoria i nerazzurri hanno evidenziato qualche scompenso di natura fisica e soprattutto tattica, lasciando troppo facilmente l'iniziativa all'avversario e faticando non poco a finalizzare quanto prodotto. La striscia positiva è ormai acqua passata.
DUE - I gravi errori di Marcelo Brozovic ieri sera. Tornato in campo da titolare dopo tre partite di assenza (l'ultima contro la Roma, sconfitta interna anche in quel caso), il croato ha sbugiardato la fiducia che Stefano Pioli gli ha concesso e non ha sfruttato la chance di dimostrare di meritare maggiore spazio. Al di là della prestazione deludente, Brozovic è stato doppiamente distratto in occasione dell'azione del pareggio e ha commesso la clamorosa ingenuità del fallo di mano che ha regalato vittoria e 3 punti alla Sampdoria nel finale.
TRE - Terzo assist nelle ultime 4 partite per Ever Banega, che nel grigiore generale ieri al Meazza è stato tra i meno deludenti. L'argentino ha cercato, con dribbling e cross, di alimentare la manovra offensiva nerazzurra che però si è scontrata con la pessima vena di chi avrebbe dovuto finalizzare. Lui compreso.
QUATTRO - Quarta panchina consecutiva per Jeison Murillo, che da quando Gary Medel si è abbassato sulla linea difensiva e Pioli è tornato a puntare sul quartetto arretrato ha perso il posto in campo. Eppure i voli transoceanici del Pitbull e di Joao Miranda avrebbero potuto consigliare l'allenatore sul possibile impiego del colombiano, rimasto fuori dalla convocazione in nazionale e quindi più fresco e pronto dei due colleghi. Con il senno di poi, alla luce anche della prestazione negativa di Medel, Murillo sarebbe stato la scelta più sensata.
CINQUE - Come detto a più riprese da Pioli nel dopo-gara, dopo il pareggio subito al quinto minuto del secondo tempo a opera di Patrik Schick l'Inter si è disunita, i reparti hanno perso contatto tra loro e i giocatori hanno provato a risolverla individualmente. Proprio il 50' è il momento cruciale della partita: i nerazzurri si fanno acciuffare in modo ingenuo e da quel momento smettono di fare ciò che li ha portati spesso e volentieri a ribaltare situazioni negative.
SEI - In questo momento l'Inter si trova al sesto posto in classifica, posizione sorprendente considerando che i nerazzurri ambivano ancora ad agganciare il terzo posto prima della partita contro la Sampdoria. Invece Lazio e Atalanta scappano via e la situazione si complica anche in chiave Europa League, con il Milan che, a due giornate dal derby, rimane col fiato sul collo dell'Inter. Insomma, il rischio di rimanere senza un posto europeo non è affatto utopia.
SETTE - Come i tiri concessi alla Sampdoria dall'interno dell'area di rigore. Non c'è alcun dubbio sul fatto che i meccanismi difensivi ieri sera non abbiano affatto funzionato, ma il problema non nasce dopo il pareggio blucerchiato: già nella prima frazione l'Inter aveva corso enormi rischi, con i legni colpiti da Fabio Quagliarella e soprattutto da Bruno Fernandes (tap-in successivo sprecato da Schick). Poi, sull'1-1, l'eccesso di foga ha portato i padroni di casa a scoprirsi e a concedere insidiose ripartenze in due-tre tocchi all'avversario, patendo scompensi difensivi.
OTTO - Ieri Marco Giampaolo ha proposto una Sampdoria estremamente corta, con baricentro altissimo per impedire all'Inter di trovare la profondità. Tattica che, al netto degli errori dell'assistente, ha pagato, mettendo ben 8 volte in fuorigioco l'Inter. La metà delle quali ha visto la bandierina alzarsi su un movimento di Mauro Icardi, ieri molto distratto da questo punto di vista.
NOVE - Inutile fingere che non sia così: il distacco dal Napoli, ossia dal terzo posto, ora è di ben 9 punti. Un patrimonio impensabile da dilapidare nelle prossime 8 giornate di campionato. La chance di avvicinarsi a -6 è stata sprecata malamente e, come lo stesso Icardi ha ammesso a fine gara, non ha più senso parlare di rincorsa alla Champions League quanto piuttosto di conservazione di un posto in Europa League, oggi tutt'altro che scontato.
DIECI - In generale per i giocatori dell'Inter è stata una pessima serata, e anche chi di solito offre garanzie si è adeguato al clima generale. Lo stesso Antonio Candreva, il giocatore che crossa di più in Europa, è stato particolarmente impreciso. In onore alla sua fama ha scagliato in area ben 13 palloni, ma solo 3 di essi sono arrivati a destinazione. In 10 circostanze, infatti, il cross è stato impreciso, come la maggior parte dei 46 complessivi di una serata offensivamente monotematica. Roba da gestione De Boer...
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