"Era un desiderio che mia moglie Paula e io ci portavamo dietro da tempo, aiutare i bambini della città in cui siamo nati. Quando nel 2001 l'economia argentina è crollata, ci siamo resi conto che bisognava iniziare a fare qualcosa di concreto”. Così Javier Zanetti racconta al Corriere della Sera l'alba della Fundacion Pupi, l'organizzazione no-profit che aiuta i bambini poveri e disagiati.

E oggi c'è un altro progetto sociale: Mama Amor si occupa di donne incinta in difficoltà, che vengono accompagnate fin dalla gravidanza per dedicarsi poi allo sviluppo di chi nascerà. "Siamo partiti con trentanove bambini, oggi seguiamo più di mille persone tra piccoli e famiglie", sottolinea Zanetti.

Un'attenzione verso chi ha più bisogno che va di pari passo con l'attività che Zanetti ha nell'Inter. E adesso la Cina, per ovvi motivi, diventa una meta di primo piano. "Dobbiamo far conoscere i momenti epici della nostra storia, ma c'è qualcosa di più che vorrei far comprendere – spiega il vicepresidente nerazzurro –. L'Inter da sempre ha avuto un'attenzione particolare per il sociale; tutto questo non può più essere qualcosa di residuale in una società di calcio al passo coi tempi. Deve diventare semmai un punto strategico su cui investire energie e risorse. Mi dedicherò a questo".

In tal senso va visto il sorgere dell'ennesima iniziativa benefica: Inter in Communuty. "La prima comunità di riferimento ovviamente sarà Milano, la nostra città – spiega Pupi –. Cominceremo da qui a valorizzare sempre meglio i tanti interventi destinati a bambini e ragazzi". L'obiettivo dichiarato è quello di rendere partecipe tutto il mondo Inter. Una sorta di mission, di responsabilità a cui assolvere. Far valere la forza di chi non ha difficoltà per aiutare la collettività in cui si opera. "E' un'esigenza comune che riguarda tutti i grandi club e noi siamo chiamati a dare il nostro contributo", il monito di Zanetti.

Sezione: Copertina / Data: Mar 19 settembre 2017 alle 11:10 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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