Prima intervista da dirigente per Francesco Totti, che parla al Corriere della Sera. Ecco qualche passaggio.

Roma, solo Roma, sempre Roma?
"La prima volta potevo andare al Real Madrid, perché non avrei vestito mai un’altra maglia italiana. Il cuore e la testa mi hanno fatto scegliere e non mi sono mai pentito".

C’è una seconda volta?
"Gli ultimi mesi con Spalletti sono stati complicati. Avevamo un bel rapporto, prima che se ne andasse nel 2009. Quando è tornato, mi sono messo a disposizione. Avrei preferito giocare di più, visto che era l’ultimo anno, però non ho nessun rimprovero da fargli. Ho accettato dignitosamente le sue decisioni. Mi è dispiaciuto, ma so che le scelte le fa l’allenatore e poi, semmai, ne paga le conseguenze. Ho ricevuto proposte per andare negli Emirati o negli Stati Uniti. Mi avrebbero ricoperto di soldi, ma avrei rovinato 25 anni d’amore. Poteva essere un’esperienza, non ero ben visto dall’allenatore in quel contesto. Però anche questa volta ho scelto la Roma".

Il rimpianto calcistico?
"Non aver giocato con Ronaldo, quello dell’Inter. Il mio sogno, ma anche il suo. Ha segnato tanto, ma con me segnava ancora di più".

La Var le piace?
"Sì, ma bisogna vedere come si usa. Chi decide?".

A lei sarebbe stato fischiato qualche rigore in più?
"Sì, ma avrebbero visto anche qualche cazzata in più che ho fatto".

Lo sa che il suo video più cliccato è il calcio a Balotelli?
"Lì non c’era bisogno della Var. Era una cosa accumulata da anni, per quello che diceva sui romani. Dai e dai… Comunque è stato brutto quello che ho fatto".

Balotelli si è perso...
"Arrivare è facile, mantenersi difficile. Senza testa resti al massimo bravo giocatore. La famiglia mi ha insegnato i valori e il rispetto nello sport e nella vita. Senza famiglia non vai da nessuna parte".

Cosa è successo a De Rossi?
"Cose istintive, che purtroppo in campo succedono. Dopo dici: è impossibile che abbia fatto una cosa così. Lui è il più avvilito di tutti, adesso bisogna stargli vicino e basta".

Chi vince lo scudetto?
"Ci sono tre quattro squadre sullo stesso livello, ma qualcosa in più ce l’ha sempre la Juve. Il Napoli? È la squadra più bella da vedere, può vincere lo scudetto se non avrà troppi infortuni".

Domani c’è Napoli-Juve: per chi farà il tifo?
"Per un pari, così prendiamo punti a tutte e due".

E se lo scudetto non andasse alla Roma?
"Preferisco il Napoli, per cambiare. A Torino si saranno stancati di festeggiare. A Napoli ci camperanno per altri cent’anni pure loro. Mi piacerebbe uno scudetto al Sud".

E uno scudetto all’Inter?
"Eh, no, all’Inter no".

Sezione: Copertina / Data: Gio 30 novembre 2017 alle 11:10 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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