A Inter Channel il presidente Erick Thohir ha concesso una lunga intervista che spazia dal mercato agli obiettivi della squadra.

Quali obiettivi per l'Inter in campo e fuori?
“Credo che questa sia la prima stagione completa per mister Mancini e anche per buona parte del nuovo management. Siamo convinti di aver costruito un management molto forte sia in campo sia fuori. Da un punto di vista manageriale abbiamo avuto diversi incontri negli ultimi giorni, sono stati importanti per conoscerci ancora meglio, ma la cosa più' importante è che questo team creda nel progetto. Abbiamo un business plan che dura 5 anni e crediamo che con questa importante dirigenza potremo raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati ovvero raggiungere nell'ambito dei ricavi la top ten del calcio mondiale entro il 2019.

Per quanto riguarda la parte sportiva, lo scorso anno abbiamo avuto la possibilitò di far tornare Roberto Mancini. Per lui, come tutti sanni, parlano i propri successi. Allo stesso tempo, con questa finestra di mercato estiva, stiamo costruendo una squadra forte per competere per la Champions League perché vogliamo tornarci. Analizzando la nostra fase difensiva durante la scorsa stagione, in diverse occasioni si è sostenuto che non fosse abbastanza forte. In questo momento abbiamo dai quattro ai sei giocatori che possono giocare come centrali di difesa. Abbiamo presto Miranda, che è stato uno dei migliori difensori degli ultimi due anni, Murillo che si è appena confermato come uno dei migliori se non il migliore giovane difensore della Concacaf. Kondogbia sarà la nostra stella nel prossimo futuro. Certo avrà bisogndo di confermarlo ma noi ci crediamo a partire dalla cifra che abbiamo speso per lui. Kondogbia farà la differenza in mezzo al campo, con l'aiuto di Guarin, Medel, Brozovic, Kovacic e anche Gnoukouri, il nostro Primavera che ha giocato molto bene nella sfida contro il Milan. Abbiamo formato un forte centrocampista.

Sul fronte attaccanti dobbiamo ricorda che se abbiamo solamente rinnovato il contratto di Icardi, c'è ancora Palacio e nei prossimi giorni, se Jovetic passerà le visite mediche, sarà un ulteriore rinforzo per il nostro attacco. Ci sono poi alcuni giocatori che vogliamo ancora valutare, il mercato proseguirà ancora per più di un mese. Allo stesso tempo dobbiamo ricordare che non possiamo avere piu' di un certo numero di giocatori in rosa, le regole ci impongono di non superare il tetto di 25 unità. Questa è una chance per i giocatori di dimostrare a noi e ai tifosi che vogliono lottare e possono competere per ottenere il nostro risultato, ovvero tornare in Champions League”.

In questo tour in Cina abbiamo visto quanti siano e quanto appassionati, è sorpreso?
“Non sono sorpreso, io sono uno dei tanti fan dell'Inter in Asia, lo ero già prima di essere il presidente. Il numero di tifosi in Asia è uno dei maggiori che possiamo vantare a livello globale, ben piu' di 100 milioni, intorno ai 150. Specialmente in Cina gli ultimi dati parlano di una crescita incredibile, in questi ultimi due anni siamo cresciuti al punto da diventare elle cinque squadre pi famose e seguite del Paese, anche rispetto agli altri club. Questo ci pone in una posizione di forza. E' importante costruire una rete globale di tifosi non solo in Cina ma anche in altre parti del mondo, come ad esempio negli Stati Uniti. Ma la cosa più importante è che i tifosi italiani siano il cuore e l'anima del sostegno alla squadra. I tifosi italiani sono in grado di trasmettere le emozioni nel mondo. E' importante che i supporter italiani si relazionino con gli altri tifosi nel mondo attraverso i social media, per questo stiamo rinforzando la nostra rete di social media, per connetterci al meglio con i tifosi, per connettere i tifosi con i giocatori, e allo stesso tempo connettere il management con i fans. Quando tutti saranno connessi tra loro, potremo dire che ognuno fa parte della famiglia dell'Inter.

E' un periodo di crescita in cui l'Inter ha l'opportunità di veder crescere i propri tifosi a livello globale. Abbiamo delle fondamenta solide in Italia, ora è il momento – seguendo una direzione che ci rende uno dei primi dieci club al mondo per quanto riguarda il brand – di raggiungere tutti i nostri sostenitori nel mondo”.

State lavorando per portare sempre più l'Inter ai tifosi nel mondo, può dirci qualcosa in piu'?
“Questa è una delle strategie che vorremmo far percepire ai tifosi. Non solamente per quanto riguarda il settore digitale, social media, sito internet, Twitter, ma anche il canale tematico: noi vogliamo dare sempre maggiori contenuti ai nostri tifosi. In questo momento l'Indonesia rappresenta un'opportunità, dopo l'Indonesia potrà esserci la Cina. Vorremmo portare Inter Channel molto presto in Indonesia, probabilmente non più tardi di questo anno. Ovviamente è importante, per portare Inter Channel in Indonesia, capire ciò che i tifosi vorranno dal canale. Per questo avremmo bisogno di continuare a essere a stretto contatto con la famiglia Inter”.

Com'è cambiata la sua giornata di lavoro da quando è diventato presidente dell'Inter?
“Questa è la mia seconda tournée. Investo del tempo in questo tour per conoscere sempre meglio tutto il gruppo, non solamente l'allenatore, i giocatori e il management. E' quello che abbiamo fatto lo scorso anno a Washington e mi sto impegnando per fare lo stesso durante la prossima tournée. Se si osserva la mia agenda di viaggio, si può notare che ho passato circa un mese a Milano. Se mi domandassero di valutare questo periodo in percentuale, potrei rispondere che è davvero molto tempo. Non posso valutare con precisione quante ore al giorno dedico all'Inter, ma mi occupo del club davvero molto. Dopotutto qual è il credo di Moratti, dei nostri tifosi, della dirigenza, che mi è stato trasmesso in quanto presidente? Come ho detto spesso negli ultimi anni non si tratta del lato glamour, voglio dimostrare a tutto che lavoriamo duramente e vogliamo raggiungere i risultati che ci siamo prefissati. Ovviamente non posso nascondere che essendo presidente dell'Inter sono molto riconosciuto. Essere presidente è un grande onore ma allo stesso tempo ho l'obbligo di lavorare duramente. Gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da alti e bassi ma sono convinto che, forti della coerenza ai nostri principi, raggiungeremo i nostri obiettivi”.

Cosa diciamo agli amici che ci seguono per concludere?
“Abbiamo costruito una squadra forte per questa stagione, vi chiedo di supportare Roberto Mancini e i giocatori: fate diventare San Siro la nostra casa. Che i giocatori giochino bene o male, continuate a supportarli. Specialmente perché in questa stagione abbiamo portato in squadra molti nuovi giocatori. Dobbiamo dare tempo anche ai nostri giovani di crescere. Ancora una volta, fate diventare San Siro la nostra casa. La squadra riesce sempre a sentire il sostegno dei nostri tifosi, che diventano il dodicesimo uomo in campo”.

Sezione: Copertina / Data: Lun 27 luglio 2015 alle 17:40
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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