"Un po' siamo rimasti stupiti perché una cosa del genere, magari, te l'aspetti nei primi giorni, ma è successo tutto nel fine settimana. Sono scelte della società e noi giocatori ci dobbiamo attenere ai fatti". Parla così Andrea Ranocchia, in una bella intervista rilasciata al Messaggero al collega Salvatore Riggio. "La difesa a tre? Sono solo numeri. Ci sono squadre che vincono a tre o a quattro. Negli ultimi anni abbiamo giocato a tre e mi sono trovato molto bene. Noi e il Milan prendiamo tanti gol? Quelli che abbiamo subito quest'anno me li ricordo tutti. Però, il passato è passato. Ora dobbiamo non prenderne più e farli. Mazzarri? Quando si va male e si cambia allenatore, ci sono sempre tanti motivi. Nell'ultimo periodo con mister Mazzarri c'erano tanti infortunati, giocavano gli stessi".

NUOVO CORSO E SUBITO DERBY - "Con Roberto Mancini potrà essere diverso perché ha dato subito una botta di entusiasmo. Mi voleva al Galatasaray? È vero, ma è meglio esserci incontrati qui. Di derby ne ho giocati un po' e quindi conosco anche il prepartita. Il giorno prima senti che è una gara diversa. È una battaglia e si vince correndo più degli altri e facendo un gol in più degli avversari. Non ti devono tremare le gambe. Il nostro cambio di panchina spero che li abbia demotivati. Loro hanno ritrovato El Shaarawy, un'arma in più. Torres? Ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Quindi vuol dire che ha qualità. Palacio? Speriamo segni nel derby. Il terzo posto? Non mi sembrava lontano nemmeno prima. Con il nuovo mister è arrivata una ventata di novità e quindi tutto sembra molto più vicino, ma la strada è ancora lunga. Siamo a novembre e manca ancora tanto. Succederà di tutto. Noi abbiamo iniziato un nuovo percorso e dovremo fare la nostra strada. Possiamo superare le squadre davanti".

DA CONTE a BALOTELLI - "Il Ct ha espresso una critica alla mentalità. Perché lui ha una mentalità basata sul lavoro, sulla fatica, sul farsi il cu... Io approvo la sua filosofia. Spero che la sua strigliata possa servire per il bene della Nazionale e del calcio italiano. All'estero si fa fatica. La qualità atletica delle squadre è alta. Conte ha vinto gli ultimi tre campionati e questo vorrà pur dire qualcosa. Il ct l'ho trovato determinato a ogni partita. Mario? Tutti pensano sempre che Balo debba creare scompiglio o fare gol sotto all'incrocio. In azzurro siamo tutti uguali perché Conte vuole giocatori normali, con mentalità da lavoratore. È questo che i media devono capire. Se Balo si impegna, ha un grandissimo talento. Si parla solo di lui, ma si deve sudare il posto come tutti gli altri".

Sezione: Copertina / Data: Gio 20 novembre 2014 alle 08:15 / Fonte: Il Messaggero
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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