José Mourinho si confessa a 360 gradi in un'intervista concessa ai microfoni di FIFA.com. Tanti i temi toccati, tra questi la nomina nel 2010 di allenatore dell'anno FIFA: "È stato un onore, soprattutto perché rimarrà nella storia come il primo premio FIFA per un allenatore. Tuttavia, ancora una volta devo ripetere che io sono un uomo di squadra e il 2010 non è stato, per me, l'anno del mio premio FIFA. È stato l'anno del Triplete con l'Inter. Non è stata la stagione di Mourinho, era la stagione dell'Inter e degli interisti. Il mio lavoro lo sento così".

Dall'Inter al Manchester United, passando per il Real Madrid e il ritorno al Chelsea: "È difficile confrontare periodi, giocatori, generazioni. In realtà - dice Mou - non è giusto. La gente potrebbe sostenere che ora il calcio è più veloce, giusto? Sì. Ma non sono i palloni più leggeri, gli scarpini incredibili e le sessioni di allenamento molto più scientifiche? Ora i giocatori giocano più partite e hanno meno tempo di riposare, vero? Sì, ma adesso anche i club hanno condizioni di alto livello per accelerare il loro processo di recupero, per prevenire gli infortuni. Mentre seguo l'evoluzione, io rispetto il passato".

Oggi in lizza per il premio ci sono Zidane, Fernando Santos e Ranieri: "Credo che tutti e tre meritino di essere lì perché hanno vinto trofei importanti: Zinedine la Champions League, Fernando gli Europei e Claudio la Premier League. Sono amico con tutti loro, quindi sarei felice per qualsiasi risultato. Ranieri ha fatto un miracolo, Fernando un sogno, mentre Zidane ha vinto la Champions League".

Sulla scella di una sua 'top 11' il portoghese ribadisce: "È una risposta che mi sono sempre rifiutato di dare e continuerò a farlo. Tanti giocatori, per me, hanno dato tutto, come posso citarne alcuni e dimenticare gli altri? Vitor Baia, Petr Cech, Julio Cesar... Come posso scegliere solo uno? Jorge Costa, Ricardo Carvalho, Marco Materazzi, Lucio, Walter Samuel, John Terry... Come posso scegliere uno? Michael Essien, Wesley Sneijder, Nemanja Matic, Costinha, Maniche, Xabi Alonso, Frank Lampard... Come posso scegliere uno? Non credo che potrò mai rispondere a questa domanda perché non dimenticherò mai i miei fratelli in armi".

Sezione: Copertina / Data: Ven 06 gennaio 2017 alle 12:27
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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