Si apre una nuova pagina per la Primavera dell'Inter: quest'oggi, ad Appiano Gentile, Armando Madonna si presenta come nuovo allenatore della squadra bi-campione d'Italia in carica, in sostituzione di Stefano Vecchi approdato al Venezia. FcInterNews.it, presente col proprio inviato, vi proporrà in tempo reale le parole dell'ex tecnico di Piacenza, Albinoleffe e Virtus Bergamo, accompagnato dal responsabile del settore giovanile Roberto Samaden.

13.45 - Fra pochi istanti, inizierà la conferenza. 

13.48 - Qualche dato: Madonna, nato ad Alzano Lombardo nel 1963, da calciatore ha vestito le maglie di Atalanta, Piacenza, Lazio, Spal ed Alzano. Da allenatore ha guidato Alzano, AlbinoLeffe, Livorno, Portogruaro, Piacenza e Virtus Bergamo.

13.50 - Arriva Armando Madonna, in compagnia di Roberto Samaden. Foto di rito per entrambi.

13.51 - Parla Samaden che illustra i piani per la nuova stagione: "Quest'anno Stefano Vecchi ha fatto una scelta che ci aspettavamo, già negli anni scorsi le possibilità per lui non erano mancate. Da lì abbiamo lavorato con Ausilio, Gardini e Baccin per valutare una serie di profili sulla strada della continuità, scegliendo di dare una dimensione di seconda squadra alla Primavera. Per questo abbiamo scelto un tecnico che oltre ad avere valori umani abbia capacità ed esperienza per allenare una Primavera come una prima squadra di Serie B. Abbiamo scelto Madonna perché rappresenta in pieno ciò che cercavamo e continueremo a cercare: valori umani ed esperienza, viste le panchine in B e Lega Pro. Ringraziamo la Virtus Bergamo che ci ha permesso di arrivare ad Armando che ha allenato in Serie D, un'ottima palestra per i giovani. Lo ringrazio per la disponibilità, come con Stefano sono sicuro che saprà entrare in questo team che dà importanza ai valori umani. Lo staff è rimasto al completo, questo è anche un segnale di continuità per il quale ringrazio la società. In altre società cambiano spesso direttori e allenatori, l'Inter ci dà questa possibilità importante perché senza continuità non si possono ottenere risultati. Il resto degli allenatori è stato confermato, da Mario Corti ad Andrea Zanchetta fino a Gabriele Bonacina. Inizierà la sua carriera di allenatore qui Cristian Chivu, che partendo dalla Under 14 inizierà un percorso importante nel settore giovanile e ringrazio anche lui. Entrerà negli staff come preparatore dei portieri giovanili Paolo Castelli, che è stato nostro giocatore. Ringrazio lo staff per il lavoro fatto l'anno scorso con Stefano, cercheremo di far crescere tutti i giocatori dando attenzione anche agli aspetti umani e circondandoli di persone che sappiano trasmettere certi valori. Auguro buon lavoro ad Armando, parlare di successi non è un problema perché i trofei migliori sono i ragazzi in prima squadra o le telefonate dello staff della prima squadra che ci ringrazia e ci dice che stanno lavorando bene. Ringrazio anche Luciano Spalletti e il suo staff, ci sentiamo parte integrante della prima squadra. Il collegamento è forte ed è merito loro, ciò che è importante è questo". 

Tocca ad Armando Madonna rispondere alle domande dei giornalisti.

Come si unisce la crescita dei giovani ad una serie di impegni come campionato e Youth League?
"Innanzitutto ringrazio la società, per me è un onore. Sono tornato nel calcio che conta e questo è un piacere incredibile. Ho visto le strutture e con chi lavorerò e questo mi ha tranquilizzato perché sono dei professionisti. Io ci metterò passione, la responsabilità me la prendo volentieri. La Primavera può essere il primo passaggio tra i professionisti, perché i ragazzi sono quasi dei professionisti e dobbiamo trattarli come tali. Noi siamo qui per far loro raggiungere il sogno che hanno, se poi si riesce a vincere il sogno si corona per tutti. Io poi ho uno staff che ha vinto, quindi parto con basi molto buone. Avrò materiale importante visto che dietro di noi ci sono squadre che hanno vinto, per me sarà un piacere prima che una sfida; qui c'è tutto per fare bene".

Si sente di prendere la responsabilità di mantenere il filone vincente della Primavera?
"La responsabilità che mi prendo è quella di ripagare la fiducia della società e far sì che siano contenti di me, questa scelta dell'Inter mi ha acceso qualcosa come se avessi fatto un pieno alla macchina. Sono molto carico".

Già sono arrivate richieste da Spalletti?
"Ho già parlato con lui. Ma da mercoledì, quando inizieremo il lavoro, cominceremo a parlare un po' di più".

Su Salcedo:
"L'ho visto un paio di volte, ne ho sentito parlare. Essendo con la prima squadra, la domanda va fatta ai loro tecnici. Quando sarà con me, ne conoscerò meglio le caratteristiche".

FcIN - Ha lavorato anche a livello professionistico. Quali differenze ci sono nel porsi coi giocatori? Quali sono i rischi e i vantaggi di allenare giovani professionisti?
"Parliamo di Primavera: è logico che l'obiettivo di una squadra professionistica è vincere. Qui la vittoria può essere la conseguenza del buon lavoro. Dobbiamo lavorare bene, consentendo magari ai ragazzi di sbagliare qualche volta e magari bastonarli, ma siamo lì per aiutarli a crescere. Ci sono giocatori fortissimi e altri meno bravi, ma hanno tutti 19-20 anni, non è detto che chi è forte è più maturo e questo dobbiamo saperlo. Sono magari 19 anni diversi rispetto ai miei tempi, sono i nostri figli e per questo bisogna permettere loro di sbagliare e aiutarli a diventare professionisti. Voglio dare giocatori pronti al mister Spalletti come approccio al lavoro e mentalmente".

Le seconde squadre possono aiutare a dare giocatori pronti alle prime?
"Il livello della Primavera è cresciuto tantissimo rispetto ai miei tempi. Una squadra B in Lega Pro non porta tantissimi vantaggi ma è un mio pensiero. Bisogna strutturare bene i campionati Primavera come stanno facendo adesso e dando visibilità è più importante dell'avere una squadra B piena di ragazzi che magari possono fare figuracce".

Sulla preparazione per la stagione:
"La Primavera sta crescendo molto sul piano fisico, parecchi anni fa da me arrivavano ragazzi dalla Primavera che appena i ritmi salivano andavano in difficoltà. Noi dobbiamo allenarli non dico come nella prima squadra, ma arrivando pian piano a quei livelli. Questo è importante, se reggiamo sul piano tecnico sono bravi".

Ha parlato con Stefano Vecchi?
"Sì, ci siamo anche visti. Ci conosciamo anche se non abbiamo mai giocato o lavorato insieme e ho grande stima dell'uomo. Mi ha fatto un piacere enorme sapere della sua gioia quando ha saputo del mio nuovo incarico, ho visto che era contento che avessi preso il suo posto e mi ha gratificato".

Sulle squadre B, c'è chi ritiene questo un passo necessario per dare continuità ai ragazzi. Ma quale potrebbe essere la maggiore difficoltà e il punto a favore per i ragazzi?
"I ragazzi per me devono giocare in B o C dove ti confronti con gente più anziana e di un certo livello. La squadra B è quasi un continuo della Primavera: è vero che affronti avversari diversi, ma ti alleni sempre coi compagni che avevi prima, che magari hanno un anno in più. Fare la Primavera in un certo modo agevola il passaggio in una prima squadra, poi in base al livello potrà portare in A, B o C. Se uno è bravo gioca, non vedo la necessità del passaggio".

Quindi il salto sarà arrivare in Primavera per i ragazzi?
"Non pensavo di fare questa discussione... Ho il mio pensiero: anche noi ci alleniamo con la prima squadra, Spalletti ha già 5-6 giocatori della Primavera. Questa è la cosa importante, che i ragazzi si allenino con quelli della prima squadra. Poi è dura vedere un Primavera giocare nell'Inter l'anno dopo, è dura giocare qui. Ci vuole un percorso che può portare prima in B o in C. Questo per me è un passaggio che serve a poco, poi magari andrà benissimo".

Sezione: Copertina / Data: Lun 16 luglio 2018 alle 14:15
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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