Intervenuto direttamente da Shanghai ai microfoni di Inter Channel, Mateo Kovacic ha parlato della nuova stagione che attende l'Inter e della sua crescita colmata dai primi gol messi a segno in nerazzurro: "Ma mi manca ancora un trofeo - afferma il croato -. La Juve vince da qualche anno, ma adesso noi siamo forti. Abbiamo tanti giovani già pronti e giocatori d'esperienza. Piano piano possiamo tornare in alto. Abbiamo lavorato per fare un terzo anno migliore rispetto agli ultimi due. Se soffro a non essere sempre il titolare? È una cosa che mi mette un po' in difficoltà, giocando una partita sì e un'altra no vuoi far vedere tante cose e sbagli. Giocando sempre invece passaggi e dribbling riescono meglio. Lo scorso anno per me è stato difficile, però verso la fine sono tornato in campo e va bene così". 

Sul nuovo ruolo 'alla Pirlo': "Con Stramaccioni ho già giocato lì tante volte. È un ruolo più difficile perché devi essere più sicuro, ma con la mia qualità posso farcela tranquillamente. Devo migliorare nella fase difensiva, ma con gli altri centrocampisti mi trovo bene. Posso spostarmi anche a sinistra, la posizione non è un problema. In quel ruolo bisogna che si sbaglino pochi passaggi. Lavoriamo ogni giorno con il mister e io adesso sto imparando. In questi anni sono già migliorato tanto, non solo a livello calcistico ma anche come ragazzo. In Croazia si lavorava con la palla ma non sulla tattica".

Nuova stagione e le aspettative per l'Inter restano alte: "Ogni anno è così. Ci aspetta un bel campionato, perché tutte le squadre sono forti. La Juve e anche la Roma sono le più forti. L'affetto dei tifosi? È molto bello che mi amino così. Li ringrazio, per questa maglia do sempre tutto".

Chiusura sul ritorno a Milano di Dejan Stankovic: "È un acquisto molto importante per l'Inter, mi fa piacere sia tornato a Milano. Con lui posso imparare tante cose, sia in campo che fuori. Parlavo con Deki anche quando era Udine, ogni giorno mi dà consigli".

Sezione: Copertina / Data: Lun 20 luglio 2015 alle 17:55
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
vedi letture
Print