Nella notte della figuraccia di Firenze - si legge stamane sulla Gazzetta dello Sport - Stefano Pioli aveva pensato seriamente di fare un passo indietro e presentare le proprie dimissioni, un’assunzione di responsabilità manifestata direttamente ad Ausilio, Gardini e Zhang junior, che però hanno deciso che il bersaglio dovesse essere puntato verso i giocatori. Potenziali dimissioni respinte sul nascere, dunque, ma non è detto che potrebbero essere rassegnate se la rottura con la squadra dovesse protrarsi.
Ad ogni modo, non ci sono più dubbi sul fatto che l’avventura del tecnico emiliano in nerazzurro sia destinata a chiudersi a fine campionato, tanto che in cantiere il club ha pronto un rilancio sostanzioso per Simeone e Conte, operazioni oggi ai limiti dell’impossibile che però Suning vuole rendere più agevole - se possibile - con offerte monstre di un quinquennale a 11 milioni di euro a stagione, con poteri assoluti all’interno della Pinetina.
C’è - secondo la rosea - soprattutto il manager del Chelsea nella testa di Zhang Jindong, ma è sul fronte Cholo che sembrano esserci margini più ampi: il primo che accetta, avrà panchina e ricchissimo assegno. Il pressing della proprietà durerà al massimo per 2-3 settimane, poi spazio alle alternative, perché la prossima stagione va programmata per tempo.
Nel frattempo, sono inevitabilmente iniziati altri sondaggi: salgono costantemente le azioni di Luciano Spalletti, il cui entourage è già stato contattato da Ausilio; così come a Milano sono stati avvistati gli agenti di Jardim, il tecnico portoghese del miracolo Monaco. Più staccate, al momento, le candidature di Sampaoli, Marco Silva e Marcelino.
In ultimo, va ricordato, che lo stesso ds - nell’ambito di una ristrutturazione generale del settore tecnico - (in arrivo il capo scout Baccin), starebbe valutando la possibilità di riportare in Pinetina Lele Oriali come «scudo» del nuovo tecnico.

Sezione: Copertina / Data: Lun 24 aprile 2017 alle 08:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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