L'Inter sembra procedere sempre di più verso il riassetto azionario. L'oggetto del contendere non è la quota di maggioranza di Suning, bensì la cessione del 30% ancora posseduto dall'azionista indonesiano, Erick Thohir, attualmente presidente dei nerazzurri. In base a quanto risulta al Sole 24 Ore, sarebbero infatti iniziate discussioni volte alla cessione della minoranza del tycoon indonesiano; circa un mese e mezzo fa, sarebbe arrivata anche un’offerta per il pacchetto di minoranza dell’imprenditore indonesiano da un gruppo terzo, che eventualmente si sarebbe affiancato al colosso di Nanchino, ma l’offerta sarebbe stata rifiutata da ET che valuta la sua quota tra i 150 milioni e i 200 milioni di euro. Così ora - scrive Carlo Festa nel suo articolo per - le discussioni verterebbero sull’acquisto del 30% da parte della stessa famiglia Zhang, che metterebbe sul piatto azioni di Suning: in pratica, sarebbe dunque un’operazione carta contro carta dove Erick Thohir si ritroverebbe alla fine ad essere piccolo azionista di un colosso come Suning. Del resto, l’imprenditore indonesiano punta a disinvestire ormai da almeno un anno e la sua presenza come azionista di minoranza rappresenta un freno sul lato finanziario.

Suning ha infatti dovuto evitare in questi anni di effettuare aumenti di capitale proprio per non diluire Thohir: le iniezioni di liquidità al club nerazzurro sono dunque state sempre fatte tramite prestiti della capogruppo. La famiglia Zhang nell’ultimo anno ha razionalizzato il business della società, riducendo i costi e cercando di aumentare i ricavi in modo anche da rispondere alle esigenze del fair play finanziario, oltre ad emettere un bond da 300 milioni di euro in modo da rendere l’Inter autonoma finanziariamente. Il nuovo approccio, che non prevede investimenti onerosi per l’azionista cinese, è stato dettato anche dalla stretta del governo di Pechino in tema di investimenti nel calcio.
Inoltre Jindong Zhang è stato eletto qualche mese fa come delegato nella tredicesima edizione dell’Assemblea Nazionale del Popolo, per il quinquennio 2018-2023 e sarebbe in procinto di salire ad occupare una posizione più alta nell’organigramma del Partito. Questa scalata politica frenerebbe le possibili e future iniezioni di denaro nelle casse interiste. Il motivo è direttamente legato alla visione del presidente Xi Jinping e dei vertici del partito comunista che non vedono positivamente l’investimento di soldi cinesi nel calcio estero. Malgrado ciò, la famiglia Zhang non ha in programma una cessione dell’Inter, tanto che nei mesi scorsi si sarebbe manifestato l’interesse di un fondo d’investimento per l’intero club, ma la proposta sarebbe stata rifiutata. Sul tavolo, al contrario, c’è l’acquisto del restante 30% di Erick Thohir tramite lo scambio azionario con titoli Suning.

Sezione: Copertina / Data: Mer 20 giugno 2018 alle 09:30
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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