"A leggere il bilancio dell’Inter viene da chiedersi come possa il club nerazzurro essere ammesso al campionato di serie A". Comincia con questa pesante provocazione l'articolo dell'autorevole Il Sole 24 Ore che approfondisce i dati del bilancio del club nerazzurro. Il patrimonio netto consolidato - si legge nel pezzo - è negativo per 83,41 milioni al 30 giugno 2017. C’è un peggioramento di quasi 29 milioni rispetto al 30 giugno 2016. Il che significa che il capitale versato dai soci è insufficiente a coprire le perdite accumulate e che la società avrebbe dovuto portare i libri in tribunale, da tempo. Il risultato netto consolidato è da anni in rosso. Nello scorso esercizio la perdita netta è stata di 24,6 milioni, inferiore ai 61,3 milioni del bilancio 2016.

La Figc non applica i criteri del fair play finanziario dell’Uefa, dato che, nella gestione di Carlo Tavecchio e Michele Uva, la Federcalcio si è data regole molto più lasche. C’è però da chiedersi - scrive il giornalista Gianni Dragoni - come faccia la Covisoc a dare il via libera all’iscrizione di una società dal cronico deficit patrimoniale e di conto economico. Nello scorso esercizio i debiti totali consolidati sono aumentati a 637,56 milioni, quasi 150 milioni in più dell’esercizio precedente. Spiccano i debiti verso banche per 208 milioni e verso soci per finanziamenti per 221 milioni. Inoltre ci sono debiti verso altri club per l’acquisto di calciatori per 112,5 milioni. I crediti totali sono aumentati da 89,2 a 165,3 milioni. La liquidità si è ridotta a 14,76 milioni, rispetto ai 32,3 milioni di giugno 2016.

"Suning - chiosa il quotidiano finanziario - ha iniettato 142 milioni con un aumento di capitale e - si legge nella relazione sulla gestione - ha concesso «finanziamenti soci per un totale di 298 milioni», di cui l’ultima tranche di 81 milioni nei mesi di luglio e agosto 2017. Le nuove risorse sono state impiegate in particolare per 131,6 milioni per rimborsare i debiti verso la Isc di Thohir e gli interessi. A fine 2017 l’Inter si è rifinanziata emettendo un bond per 300 milioni al tasso del 4,85% per cinque anni, sottoscritto - dice la società -da investitori istituzionali. Nella scorsa stagione il club ha investito in diritti pluriennali alle prestazioni di calciatori 144,7 milioni e ha fatto cessioni per 55,8 milioni, con plusvalenze nette per 44,3 milioni. Il valore della produzione è aumentato da 205,7 a 273,7 milioni, escluse le plusvalenze. Il costo del personale è aumentato da 124,23 a 151,3 milioni. In base all’accordo del 2014 con la Uefa il club si è impegnato ad avere un bilancio in equilibrio al 30 giugno 2017, pena una multa di 7 milioni. La società ritiene che, escludendo i costi che la Uefa consente di scorporare, spesa per stadio, vivai, territorio, i parametri Uefa siano rispettati. All’assemblea dei soci a fine ottobre l’a.d. Alessandro Antonello ha detto che «il bilancio 2016-2017 è attualmente in attesa di certificazione da parte dell’Uefa»". 

Sezione: News / Data: Gio 01 marzo 2018 alle 10:55
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print