Dal Teatro della Filarmonica di Macerata, Gianfelice Facchetti, che presenterà nell'ambito di 'Overtime Festival' un'opera dedicata ai Vigili del Fuoco di La Spezia vincitori del campionato 1944, oltre a illustrare il suo progetto esprime, ovviamente, le sue impressioni sull'Inter e sul tecnico Luciano Spalletti: "C'è tanto di lui in questo avvio; c'è una compattezza, un'organizzazione e un entusiasmo che ha riportato e saputo raccogliere, visto che i tifosi sono stati vicini anche nel finale della scorsa stagione molto deludente. Penso che per lui, che veniva da Roma dove viveva un ambiente ostile, questo attaccamento ai colori sia stato una sorpresa, lui lo ha saputo rilanciare con riferimenti alla storia interista. C'è anche il rilancio di alcuni giocatori, dei 19 punti c'è tanto merito suo. Dei nuovi mi piace Milan Skriniar: mi ha folgorato, mi ricorda un giocatore antico nella pulizia e nel modo di stare in campo".

Ma la personalità di Spalletti, e degli allenatori che hanno fatto bene in nerazzurro, è un limite o un pregio dell'Inter? "Parliamo di un tecnico di grande carisma, porta la sua energia in questo club e tutti ne godono. Storicamente l'Inter ha legato le sue pagine più belle a uomini carismatici, ma in questo nuovo corso c'è qualcosa che va al di là del campo. Non ho frequentato Appiano Gentile da vicino, ma ci ho messo piede e ho l'impressione di un rafforzamento a livello organizzativo in quei dettagli che non contano la domenica ma poi fanno la differenza. L'Inter rispetto all'anno scorso ha qualcosa in più e si è lasciata alle spalle il doppio cambio di proprietà. Avere un ad italiano molto bravo come Alessandro Antonello è positivo, ci sono tante figure dietro le quinte che danno vita ad un nuovo corso per l'Inter come società. Stefano Pioli è arrivato in corsa, e salire sul carro è difficile ovunque". 

Sezione: Copertina / Data: Mer 04 ottobre 2017 alle 20:40
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print