L'Inter guarda in Croazia per il centrocampo. Fari sul classe 1993 Ivan Mocinic, nuovo obiettivo dopo i connazionali Vlasic, Brozovic e Kramaric. Il talento del Rijeka è duttile, sa fare il regista come la mezzala ed è stato già paragonato a Modric, con cui poteva prendere parte al Mondiale brasiliano, non fosse stato per uno stop appena prima della partenza per il Sudamerica. E così questa stagione lo vede protagonosta da poche settimane, dopo il recupero dallo stop. Ma gli scout nerazzurri li hanno visto e lo tengono monitorato come il compagno Kramaric. Un'idea per giugno, il Rijeka aspetta per fare cassa e il prezzo (sui 3-4 milioni) rende l'affare possibile. 

Intanto Mocinic si racconta a FcInterNews, partendo dalle sue caratteristiche: "Faccio fatica a parlare di me stesso, ma io credo di essere un centrocapista a tutto campo. Posso giocare da centrocampista difensivo, ma allo stesso tempo anche a supporto degli attaccanti. Mi piace leggere il passaggio e recapitare subito la sfera alle punte". 

Un talento che lo ha messo subito a paragone con Modric, ma Mocinic non ha un modello di riferimento: "Non lo ho. Io cerco sempre di fare il mio gioco. Ci sono un sacco di grandi centrocampisti in giro ma non penso di dovermi sforzare a imitare qualcuno. Credo che lo stile personale sia quello migliore". 

Uno stile che ha portato l'Inter a mettergli gli occhi addosso. Sull'interesse nerazzurro il centrocampista spiega: "Io ho sentito qualcosa e letto sui giornali. Ovviamente sono lusingato. Ma allo stesso modo so che solo restando concentrato al 100% sul Rijeka e sulle mie prestazioni posso attirare l'attenzione dei grandi club come quello nerazzurro". 

Ma a Mocinic piacerebbe approdare all'Inter? "Perchè no. Io sono nato al Rijeka e questo è il mio club fin da quando ero piccolo. Noi seguiamo molto la Serie A da qui e abbiamo i nostri club preferiti. Io sono sempre stato un interista...". 

Kovacic, compagno di nazionale, non gli ha mai parlato di Italia: "Ci conosciamo per la nazionale ma non abbiamo mai parlato di questo tema con lui".

Stagione fondamentale al Rijeka, per poter ambire a giugno a una big. Gli obiettivi sono chiari: "La cosa importante è restare in salute. Sono tornato dall'infortunio che mi ha impedito di partecipare al Mondiale in Brasile. Ora sono tornato a divertirmi giocando. In Primavera si entrerà nella vera lotta per il titolo in Croazia e magari potremo continuare la corsa in Europa League. Giovedì abbiamo una partita fondamentale a Siviglia. Se vinceremo sarà il momento più alto della storia del club. Se invece dovesse andare male avremo comunque un ricordo di una grande partecipazione europea. Indimenticabile". 

 

Sezione: Esclusive / Data: Lun 08 dicembre 2014 alle 14:55
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
vedi letture
Print