L'Inter di questa stagione può godere di un rinforzo in più. Non solo Guarin potrà dare un valore aggiunto alla rosa di WM, ma anche Ibrahima Mbaye, promesso sposo del Genoa, ma che alla fine è rimasto a Milano dopo i tentennamenti dei Grifoni. E Mazzarri lo ha subito buttato nella mischia contro il Sassuolo nella ripresa, passando anche a 4 (modulo che il senegalese può interepretare da terzino di ruolo). Per parlare dello spazio che potrà ritagliarsi il giocatore nella stagione in nerazzurro FcInterNews ha sentito in esclusiva l'agente Beppe Accardi. Ecco le sue parole:

Ibrahima è rimasto all’Inter all’ultimo momento, contro il Sassuolo è entrato nella ripresa. Il modo giusto per iniziare la stagione...
 “Che il matrimonio continuasse a livello di contratto penso fosse scontato. È cresciuto all'Inter e ha lavorato per l’Inter, l’interesse nostro è sempre stato che continuasse con l’Inter. E' vero che altre squadre hanno manifestato apprezzamenti importanti per lui. E' giusto che a quel punto ricevesse una dignità dal punto di vista contrattuale. Se contrattualmente non hai un certo valore nessuno ti considera. Oggi è un giocatore dlel’Inter, lui è davvero felicissimo, non dimentichiamo che ha 19 anni e ha bisogno di tempo per crescere. Ma il fatto che alla seconda partita, la prima in cui era a disposizione, l’allenatore lo abbia messo in campo, ottenendo una risposta positiva, è una cosa buona”.

L’Europa League inviterà al turn over e Ibra potrà avere le sue chance?
“Ibra ha una fortuna: ha la capacità di saper aspettare, di lavorare e di apprendere ciò che gli serve dai più grandi. Poi ha la fortuna di saper giocare in tanti ruoli e con la stagione lunga potrà ritagliarsi un suo spazio. Poi dovrà convincere l’allenatore e metterlo in difficoltà nelle scelte”.

Delusi dal Genoa? Cosa è successo alla fine?
“Il calcio è questo. Ognuno cerca di fare le proprie strategie e i propri interessi, di seguire più piste o di cercare di investire su determinati giocatori. Con il Genoa è subentrato anche l’arrivo di altri giocatori a costi inferiori di Ibra, in quel momento il Genoa forse non aveva strategie ben chiare, ma fa tutto parte del mercato. Si pensi a Biabiany, che oggi ha quel problema e gli auguro di superare presto, che prima era dell’Inter, poi del Milan, idem per Bonaventura. Nel mercato è possibile tutto, ma non bisogna prendersela, almeno dopo una reazione a caldo che è legittima. Bisogna adeguarsi alle regole del calcio altrimenti si impazzisce”.

Atalanta, Palermo e il fondo di Cerci. Quante alternative sono state concrete dopo il no al Genoa?
“L’Atalanta era una delle pretendenti, stava cercando di portare a termine delle uscite per fare l'operazione. Il Palermo ha cercato per un mese e mezzo di prenderlo. Il Genoa sappiamo com’è andata. Poi ci sono state anche squadre più importanti, che però lo volevano comprare. Ma l’Inter, che ha fatto i suoi conti, non aveva interesse a vendere Mbaye. Nomi? Sono quelli che si leggono, Juventus, United, Liverpool, Roma, tutte si sono interessate a Ibra e l’Inter lo sa. Non sottovaluterei infine una cosa: in tutte le interviste fatte da Thohir, oltre a Icardi e Kovacic ha sempre menzionato Mbaye. Significa che il ragazzo ha considerazione”.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 19 settembre 2014 alle 13:45
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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