"Ora conta solo vincere, conquistare i titoli e fare la storia del Chelsea". Antonio Conte si trincera dietro al contratto in essere con il Chelsea e respinge come un muro di gomma i tentativi dei giornalisti di estirpargli qualche piccola confessione. Nessuna crepa: troppo importante il match di oggi sul terreno del West Bromwich Albion che potrebbe dare il titolo ai Blues. E allora sono vani i tentativi della stampa, ma questo non significa che la tentazione Inter non sia reale. Anzi.

"Conte non ha ancora avuto le giuste garanzie tecniche da Abramovich in vista della prossima stagione, con la Champions League fra gli obiettivi principali - svela la Gazzetta dello Sport -. Nell’Europa che conta, Antonio ci vuole tornare da concreto protagonista, e obiettivamente con l’attuale rosa appare difficile poter impensierire le corazzate internazionali. Sulla carta, solo Courtois, Kanté e Hazard sembrano essere all’altezza di un teorico undici titolare con ambizioni di successo. Ed è forse tutta qui la chiave dell’imminente faccia a faccia fra Conte e l’entourage di Roman Abramovich. Al Chelsea serviranno argomenti parecchio convincenti sotto molti punti di vista per rilanciare il rapporto con il tecnico italiano, uomo che per sua natura non scende mai a compromessi, vedi l’improvviso e clamoroso addio alla Juve a ritiro iniziato nell’estate del 2014. L’Inter resta allora alla finestra, comunque piuttosto fiduciosa, perché forte di un progetto quinquennale già promosso da Conte, anche grazie al grande lavoro diplomatico svolto da Piero Ausilio con vari blitz a Londra: 20 giorni fa il direttore sportivo nerazzurro e il tecnico del Chelsea avrebbero fra l’altro cenato insieme nella capitale inglese".

Insomma, ogni scenario resta possibile, con Diego Pablo Simeone sulla stessa linea di preferenza dell'ex ct azzurro. Le alternative? Al momento, il club nerazzurro lavora solo su queste due piste in maniera parallela e non intende rinunciare a entrambi. D'altronde, discorsi concreti con il Cholo è stato possibile affrontare solo da ieri, ovvero dopo l'uscita dalla Champions. Per rispetto e per logica, lo stesso dovrebbe avvenire con Conte, che deve giocarsi anche la finale di FA Cup.

Sezione: Copertina / Data: Ven 12 maggio 2017 alle 08:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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