"Mi piacciono le sfide, la competizione. Adoro quegli sport dove sei uno di fronte all'altro, sono questi gli sport che mi piace giocare". Questa dichiarazione è dell'uomo che, secondo le ultime voci, sarebbe pronto a diventare il braccio destro di Massimo Moratti per la ricostruzione dell'Inter: il suo nome è Erick Thohir, ed è uno dei nuovi milionari indonesiani. Relativamente giovane (ha infatti 43 anni), sarebbe lui il tycoon pronto a versare nelle casse dell'Inter il capitale giusto per avviare i grandi progetti di rinnovamento del club nerazzurro, che porterebbe in dote anche un uomo che ha fatto dello sport a livello intercontinentale parte integrante del proprio business, possedendo infatti quote di una franchigia Nba, i Philadelphia 76ers, ed essendo owner dei DC United, formazione della Major League Soccer.

Thohir è figlio di Teddy, proprietario di Astra International, storica azienda indonesiana partner di marchi importanti del mondo dell'automotive quali Toyota, Peugeot e Daihatsu, oggi impegnata anche nei settori dei servizi finanziari e delle infrastrutture, della quale comunque è coproprietario. Il settore dove invece Thohir junior si è lanciato in patria, una volta ottenuta la laurea negli Stati Uniti e tornato in Indonesia, è stato quello mediatico: nel 1993 ha fondato il gruppo editoriale Mahaka Media, al quale fanno capo importanti quotidiani locali come Republika, diverse stazioni radio, una televisione (altre due le gestisce in compartecipazione con un altro businessman locale, Anindya Bakrie) e riviste sportive, ed è attivo anche nel settore della pubblicità, del ticketing e dell'editoria on-line (suo il sito vivanews, tra i principali e più letti in Indonesia). Insomma, un gruppo editoriale vasto, paragonabile per dimensioni e ramificazione a colossi europei come Mondadori o Lagardère.  E che secondo le sue stime un po' ottimistiche, potrebbe fruttare un patrimonio di circa otto-nove miliardi di euro nel solo 2013.

Accanto a questo impero mediatico, come vi abbiamo già ricordato, c'è anche la passione per gli sport, per il momento tutta made in Usa: nel 2011 ha costruito un consorzio insieme ad un ex giocatore quale Jason Levien, al manager Joshua Harris e all'attore Will Smith, col quale ha comprato una percentuale dei Philadelphia 76ers. Nel 2012, sempre lui e Levien sono diventati proprietari dei DC United, la franchigia che vanta il maggior numero di campionati vinti (quattro) nella storia della Major League Soccer, il campionato di calcio a stelle e strisce. E' anche presidente della locale Federazione di pallacanestro, e ha in mano due club locali.

Thohir è stato capace di studiare con attenzione il connubio tra sport e media, soprattutto è stato abile a sfruttare le potenzialità di un mercato come quello indonesiano, che vanta un pubblico da sempre appassionatissimo di sport, come ha testimoniato l'entusiasmo travolgente col quale è stata accolta l'Inter lo scorso maggio durante la tournée, studiando strategie atte alla promozione dagli eventi trasmessi dalle sue televisioni. Una competenza che potrebbe tornargli utilissima anche in ottica Inter, unita anche alla sua risolutezza. Un giorno disse al suo socio Bakrie: "Io comprerò un club Nba" e il suo interlocutore lo prese per pazzo, ma alla fine i fatti gli hanno dato ragione. E alla passione, a suo dire vettore fondamentale di tutta la sua attività: "Io gli affari li faccio quando sento la passione nel farli. Se poi questo comporta il non dover dormire la notte, non è un problema", altre sue parole.

Thohir, infine, ha anche un credo: mai giocare da solo, ma avere sempre partner affidabili con cui gestire i propri business. "Me lo ha insegnato mio padre: quando avvii un affare, trova sempre dei soci coi quali poterlo gestire al meglio". Sicuramente musica per le parole di Massimo Moratti, le cui intenzioni sono quelle di cedere una quota minoritaria del club (anche se al momento Thohir pare ambire al 51%, ma le trattative sono in divenire).  E chissà, visto il senso degli affari e la giovane età, l'eventuale arrivo di Thohir, "Sua Emittenza" indonesiana, potrebbe portare alla società di Corso Vittorio Emanuele benefici su un periodo molto lungo. 

Sezione: Copertina / Data: Gio 09 maggio 2013 alle 13:40
Autore: Christian Liotta
vedi letture
Print