Suning non intende cedere nessun big. Sì, ma a quale prezzo? Lo prova a spiegare l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, secondo la quale il club nerazzurro - che deve comunque vedersela con la UEFA in ottica fair play finanziario - per arrivare al colpo Antonio Candreva e trattenere le prime firme conta di lavorare in uscita sui giocatori ritenuti non centrali nel progetto tecnico. Oltre ai quasi 20 milioni accumulati con le cessioni dei vari Juan Jesus, Laxalt e Biraghi, quindi, ora Piero Ausilio a punta a un nuovo tesoretto, magari piazzando i vari Ranocchia, Melo, Santon, Gnoukouri e, forse, Eder. Dopo aver rispettato il primo step agli occhi del massimo organismo del calcio europeo, chiudendo a -30 milioni (eliminando le voci che si possono stornare) il vecchio bilancio, la società nerazzurra ora intende dimostrare di essere su un percorso virtuoso anche in ottica 2016-17, quando l’obbligo sarà di chiudere in pareggio.
Lavorare bene sul mercato - evidenzia la rosea - potrebbe aprire le porte a un incontro con i dirigenti di Nyon che allenti la morsa imposta dagli accordi firmati tempo fa.

OTTIMISMO PER CANDREVA - Intanto, nei corridoi di Corso Vittorio Emanuele II, cresce  l’ottimismo per l'affare Antonio Candreva, per il quale sarebbe stato fatto un passo avanti sull’accordo della rateizzazione del pagamento. I 20 milioni proposti dai nerazzurri verranno dilazionati in 4 rate in maniera da non pesare troppo sul bilancio. Lotito ha accettato il pagamento, non completamente la cifra finale. Il presidente non scende dalla richiesta iniziale di 25 milioni, mentre l’Inter, partita da 18 più 2 di bonus sarebbe disposta ad arrivare a 20+2 di bonus, anche se forse sarà necessario alzarsi a 24. l'impressione è che si vada verso una fumata bianca in tempi anche relativamente rapidi. 

Sezione: Copertina / Data: Mer 27 luglio 2016 alle 11:09
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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