"Ero pronto a tutto, sapevo che sarebbe stata una prova importante per la mia crescita. Nel calcio capita di vivere periodi difficili. Bisogna solo lavorare per cercare di stabilizzare l’ambiente e anche lo spogliatoio". Parla così Marcelo Brozovic del suo impatto con la realtà Inter. Arrivato a gennaio dalla Dinamo Zagabria, il centrocampista croato si è subito mostrato giocatore vero, nonostante la giovane età e un momento non semplice per il club nerazzurro. "Spaventato? No, per nulla. Ho lavorato per avere questa occasione, sono pronto a tutto. E non ho dubbi che l’anno prossimo ci toglieremo delle gran belle soddisfazioni", dice alla Gazzetta dello Sport

Quindi anche lei pensa come Mancini che questa squadra possa puntare allo scudetto? 
"Ne sono convinto, senza dubbio. Con cinque nuovi acquisti saremo pronti per giocarci il titolo con le migliori squadre. Saremo lì all’inizio della nuova stagione alla pari di quelle che ora stanno lottando per scudetto e posti in Champions". 

E Kovacic resterà a Milano? Il suo agente dice che non si muoverà dall’Inter. 
"Mateo resterà all’Inter, resta con noi in nerazzurro (e spalanca il sorriso, ndr)". 

Insieme con Mancini, con il quale ogni tanto hanno conversato in maniera 'caliente'. Lei con Mancini come si trova? 
"Molto bene, mi ha subito colpito quando sono arrivato a gennaio". 

Cosa ne pensa del Mancini allenatore? 
"Penso che sia il miglior tecnico che l’Inter potesse prendere dopo aver scelto di cambiare a novembre. Con lui si può andare lontano perché è uno dei top del mondo nel suo lavoro". 

Contro la Norvegia ha giocato davanti alla difesa insieme con Modric, nell’Inter invece svolge il ruolo di interno sinistro in un centrocampo a tre. Cosa preferisce? 
"Preferisco giocare come con la nazionale, davanti alla difesa al fianco di un altro compagno nel 4-2-3-1 (il Ct Kovac gli sistema accanto i piedi buoni di Modric, ndr)". 

Ma in quel sistema di gioco Mancini ha utilizzato Guarin e Medel... 
"Per l’Inter gioco ovunque, va bene anche quello che mi sta chiedendo Mancini da interno in un centrocampo a tre. Così imparo anche altri movimenti e mi arricchisco". 

Si aspettava una situazione così complicata in casa interista a gennaio? 
"È un’annata in cui gira storto il destino spesse volte. Bisogna solo lavorare di più per evitare di commettere certi errori. Prima o poi il vento cambierà in questo finale di stagione". 

Come si può invertire la rotta? 
"Reagendo come stiamo facendo, durante la settimana lavoriamo tanto e bene". 
 

Sezione: Copertina / Data: Lun 30 marzo 2015 alle 08:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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