L'Inter vince giocando male? La risposta di Borja Valero, intervistato dal Corriere dello Sport, è eloquente: "Magari queste critiche durassero fino alla fine (sorride, ndr)... Non so se sia vero o no perché ognuno ha la sua opinione, il suo modo di vedere il calcio. Di certo però fare 7 vittorie e 1 pareggio in 8 giornate non è semplice. Soprattutto per una formazione come la nostra che rispetto al passato è stata rinnovata e ha grandi margini di crescita".

Martedì Guardiola vi ha spiegato come mettere in difficoltà gli azzurri. Lei ha preso appunti? 
"Il City ha fatto le cose per bene perché ha una squadra composta da fuoriclasse. Guardiola ci ha fatto capire che il Napoli non è imbattibile, ma ora sta a noi approfittare delle situazioni favorevoli". 

Cosa sarà fondamentale domani? 
"Disputare una partita di grande concentrazione per 95’, perché se lasci loro il minimo spazio ti fanno male".

E’ giusto dire che nelle prime 8 giornate il Napoli ha fatto un pochino di più rispetto alle previsioni, mentre l’Inter molto di più? 
"Può darsi di sì o almeno questa è l’idea più diffusa. Tanti hanno giudicato negativo il nostro mercato perché non sono arrivati i grandi nomi che qualcuno si aspettava. Forse siamo stati sottovalutati e per certi versi è stato un bene".

Ha sentito diffidenza anche nei suoi confronti? Le hanno dato fastidio le perplessità di coloro che non ritenevano lei e Vecino rinforzi sufficienti per il centrocampo? 
"Nella mia carriera ho imparato a leggere poco i giornali e non guardare i programmi sportivi. Ognuno ha la sua opinione ed è giusto rispettarla. Io spero solo di aver fatto ricredere una parte di coloro che non mi stimavano e mi auguro che a fine stagione si siano ricreduti anche tutti gli altri". 

In un’ipotetica classifica in quale posizione metterebbe Spalletti? 
"Impossibile fare classifiche, ma è innegabile che Spalletti abbia dato una spinta decisiva alla squadra in questo inizio di campionato. E’ un tecnico molto particolare perché ha una personalità forte e si fa capire fin dall’inizio: ti sa trasmettere le sue idee e ti mette in condizione di rendere al massimo. Per un calciatore è... tanta roba". 

Uno dei principi chiave del gioco di Spalletti è... «il folto che ruota molto dietro a Icardi». Ha gli stessi “gusti”? 
"A me il centrocampo che “gira” in continuazione piace. Anche al Villarreal giocavamo così: ci mescolavamo spesso e finivamo in 3-4 su un lato per fare densità". 

E’ l’anno dello scudetto del Napoli o l’Inter è da titolo? 
"Alla nona giornata è troppo presto per parlare di scudetto, ma le partite importanti sono utili per misurarsi, per farti capire dove puoi arrivare. Uscire da Napoli con la vittoria, sarebbe importante psicologicamente".

Cosa ha pensato quando ha saputo che la maggioranza dei grandi ex nerazzurri intervistati in settimana dal Corriere dello Sport vi ritiene da scudetto? 
"Dobbiamo rimanere tranquilli e consapevoli che solo due mesi fa non c’era grande fiducia attorno a noi. Passo dopo passo andremo avanti e speriamo solo di aver imboccato una bella strada. Non mi piace mettermi nello zaino del peso in più rispetto a quello che c’è già. Creare maggiori aspettative non dà nessun vantaggio. Anzi...". 

Firmerebbe “solo” per un posto nella prossima Champions League? 
"Firmerei per riportare l’Inter in Champions. Come, lo vedremo alla fine".

La Juve è in flessione rispetto al passato? 
"In flessione no, ma contro i bianconeri tutti giocano sempre oltre il massimo delle loro possibilità. Qualche passo falso ci sta". 

Non aver di fronte Insigne domani sera quanto sarebbe importante? 
"Magari... E’ bello sfidare i migliori giocatori perché se li batti, le vittorie hanno un sapore speciale, ma se mancasse Insigne sarebbe meglio per noi". 

Tra i suoi nuovi compagni chi l’ha impressionata di più? 
"Tutti. Come qualità l’Inter è davvero forte e vedendola da dentro è difficile spiegare perché non abbia ottenuto buoni risultati negli ultimi anni". 

Che sogno ha nel cassetto Borja Valero? 
"Non sono venuto qua con l’ossessione di vincere qualcosa, ma riuscirci sarebbe bello. Se l’Inter ti chiama, a una società così non puoi dire no". 

Sezione: Copertina / Data: Ven 20 ottobre 2017 alle 08:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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