L'analisi più stramba del post Inter-Cagliari è quella secondo cui il rigore non concesso a Ranocchia non giustifica la squadra nerazzurra, incapace di ottenere il successo in casa contro una formazione di tasso tecnico inferiore. Parole che forse volano al bar, dove il tifoso rivale, ancora esaltato per il successo dei propri beniamini, prova a schernire in questi termini il sostenitore nerazzurro. Non ci si aspetterebbe mai di sentire un bilancio del genere da esperti sportivi, su quotidiani o tv. E invece avviene anche di peggio. Come chi asserisce che il fallo ammesso dallo stesso Astori fosse una normale entrata regolare sul pallone. Moratti ha voluto punzecchiare Sky e il giudizio di Mauro, "ex bianconero". Per l'emittente "esiste il diritto di opinione, sancito dalla Costituzione". Giustissimo, ma anche la qualità di un'opinione è roba non di poco conto, soprattutto in un periodo in cui gli abbonamenti alle pay-per-view sono destinati a calare.

Il tifoso nerazzurro che sente tali affermazioni reagisce con rabbia. Tifoso nerazzurro è anche Moratti quando esce dallo stadio e non rimane troppo a pensare a complimenti simpatici da elargire a chi lo fa imbestialire come la scorsa domenica. Nulla contro il Cagliari né la Juve, che però decidono di gettarsi anche loro nel polverone mediatico di oscenità ai danni dell'Inter. Il presidente ha replicato a quello del club rossoblù con le solite composte maniere. Un no comment assordante, invece, in risposta al "No comment" bianconero. Che si commenta da sé. Nulla nemmeno contro Astori. E allora perché il difensore il lunedì seguente al match minaccia piccato di dover fare altri falli come quello su Ranocchia per conquistarsi così sempre la prima pagina? La prima pagina può arrivare anche con un bel gesto in campo o con un gol. Sia chiaro, nella porta avversaria.

Parole che sono costate caro a Cassano, "per avere, al termine della gara, nel sottopassaggio che adduce agli spogliatoi, rivolto all'Arbitro un'espressione ingiuriosa; infrazione rilevata anche dai collaboratori della Procura federale". Stramaccioni difende il suo pupillo, che non sarebbe andato oltre la semplice protesta. Un po' come era stato con Tagliavento, pensiamo noi, fatto è che FantAntonio salterà non una ma due partite. "Assenza gravissima", e ha ragione Strama visti i numeri strabilianti del barese. Bocca cucita la prossima volta nel tunnel, per evitare anche la raffica dei moralisti appioppati in attesa della prossima cassanata (e anche in questa settimana se ne sono dette tante...).

Un po' come Guarin, che senza dire una parola si è ripreso l'Inter. Testa bassa e tanto lavoro. Gol e giocate pesanti come macigni, poi il nuovo stop per fortuna meno grave di quanto si temeva inizialmente. Il Giaguaro è tornato indispensabile per l'Inter, soprattutto dopo le numerose assenze in mezzo al campo. Anche con lui, "l'Inter vuole voltare pagina", dice Branca. Basta pensare alle polemiche. Pensiamo invece a Sneijder e alla riduzione del suo ingaggio. Una partita si gioca a Parma, l'altra tra Wes e l'Inter. La società attende la "replica serena" dell'olandese. Da queste parti per adesso non si sente volare una mosca, nemmeno un tweet e forse ora sappiamo meglio il perché.

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Dom 25 novembre 2012 alle 19:00
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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