Anche stamattina, leggendo i principali quotidiani nazionali sportivi, abbiamo avuto la conferma che per vendere copie è necessario fare casino, alimentare polemiche, 'interpretare' la realtà raddrizzandola in funzione dei propri interessi. Anche oggi, la notizia principale in casa Inter era ovviamente Wesley Sneijder e la sua situazione contraddittoria, disquisita anche dal sindacato internazionale dei calciatori con toni piuttosto duri. Peccato che le testate italiane abbiano perso l'occasione per dare visibilità in prima pagina a un evento storico per il calcio e per l'Italia, vale a dire la presenza dell'Inter all'Assemblea delle Nazioni Unite a New York per raccontare il progetto Inter Campus. Già, perché se da una parte ci sono società che spendono milioni di euro in cause e pretendono che la giustizia ribalti sentenze ai loro danni, dall'altra ce n'è una che investe nei bambini, per dare loro un futuro e riportare il verde in zone socialmente aride, grazie al pallone.

In 25 paesi del mondo i bambini hanno una possibilità di vivere grazie all'iniziativa nata 15 anni fa in Brasile e portata avanti con impegno, passione ed entusiasmo da Carlotta Moratti, presidentessa e figlia di Massimo, da Figo, Toldo, Cordoba, Afef Jnifen ma anche da tante altre persone meno note al grande pubblico (200 collaboratori), ma tutte degne di una energica stretta di mano per aver contribuito alla felicità di oltre 10 mila piccoli calciatori. Una sorta di miracolo in un ambiente, quello del calcio, troppo vincolato al business e poco all'umanità, alle persone, ai sentimenti. L'Onu non si è fatta sfuggire questo progetto e ha concesso la ribalta della propria assemblea a Massimo Moratti, elogiando un'iniziativa che è cresciuta nel tempo e rappresenta una case history degna di nota a livello sociale.

Non sarà il premio Nobel per la Pace, ma è un invito significativo, mai concesso a un club di calcio da quando gli inglesi hanno inventato questo sport. E il club nerazzurro è colmo d'orgoglio, così come lo sono i suoi tifosi sparsi nel mondo, non solo quelli che l'hanno conosciuto attraverso Inter Campus. Anche noi ci uniamo a questo applauso mondiale, perché l'Inter, dopo aver vinto tanto sul campo, ha ottenuto forse il titolo più bello la scorsa notte a New York. Significative le parole di Francesco Toldo, che ha sposato al 100% la causa: "Le emozioni che danno 10 mila bambini sono più forti di quelle che dà la vittoria di una Champions". Per qualcuno sarà difficile 'approvare' queste parole, ma solo chi vive da dentro Inter Campus ed è andato a toccare con mano sul campo l'entusiasmo dei bambini può capire veramente cosa significa.

Peccato, tornando al discorso iniziale, che polemizzare sul caso Sneijder sia più fruttifero, a livello mediatico e di marketing, che rendere omaggio a un evento storico per il nostro calcio. Chissà cosa avrebbero pubblicato i giornali stamattina l'invito dell'Onu fosse stato recapitato in via Turati a Milano o in corso Galileo Ferraris a Torino. Poco male, consoliamoci pensando che non avremo mai una risposta.

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Gio 29 novembre 2012 alle 14:01
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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