Tutto bene, perfetto, 3-1 per noi.

Poteva essere una bella serata, ma non lo è stata.

Perché - in verità - è stata una sconfitta, sonora e dolorosa. Di quelle che rimediamo solo noi, siamo maestri in questo.

Tutto bene, perfetto, 3-1 per noi.

Ma fischiare Ronaldo è stato uno dei gesti peggiori mai commessi. Quasi quanto la maglia buttata a terra da Balotelli dopo Inter-Barcellona.

Abbiamo fischiato il più grande dispensatore di sogni ed emozioni che il calcio recente ci abbia mai regalato. Lui assieme a Mourinho.

Ronaldo non ha mai vinto il Triplete, ma ha regalato momenti indimenticabili, unici, commoventi quasi quanto quelli della notte di Madrid.

Ronaldo è stato l’eroe del 5 maggio, il simbolo dell’Inter tutta contro calciopoli. Ronaldo che sbatte su Iuliano è un simbolo dell’Inter, la natura stessa dell’Inter nata per combattere contro tutto e tutti. Ronaldo ha pianto come un tifoso qualsiasi per l’Inter, ci ha rimesso le ginocchia, ha fatto gol e giocate che non abbiamo più rivisto con la nostra maglia.

Ronaldo ha regalato sorrisi con incisivi giganti che ancora strappano un sorriso a noi e poi ha messo con il culo per terra Marchegiani a Parigi, ha ridicolizzato Cannavaro e Thuram, ha fatto esplodere il pallone sgonfiato con la complicità di Ceccarini. Ha fatto sembrare dei giocatori di livello Colonnese, Galante e West, con decenza parlando. E ci ha fatto parlare per tanti lunedì con il mento alto.

Ci ha regalato la possibilità di parlare ancora, per sempre. Tu, interista che lo hai fischiato, potrai per sempre dire che all’Inter è venuto il migliore di sempre.

Sì, tutto bene, 3-1 per noi. Ma non vale niente.

E’ vero, poi è andato via, Ronaldo. Ed è finito. Solo allora, la debolezza dell’uomo gli ha fatto scegliere il Milan. Ma non se lo ricorda nessuno, nemmeno lui. In questi giorni milanesi, negli incontri e nelle interviste, nemmeno lo ha nominato il Milan. Non era più Ronaldo e quel gesto alla curva con le mani alle orecchie dopo un gol inutile, era un gesto d’amore, d’amore per l’Inter.

Chi non lo ha capito ha la mente ed il cuore privi di lucidità. Chi, sabato, a San Siro, ha dato fiato alla bocca, ha detto delle stronzate. E’ come avere sputato sugli anni di Moratti e di Simoni, di Cuper e della coppa Uefa, di Simeone e di Moriero.

Ma, tanto, 3-1 per noi e siamo andati a casa tutti contenti. Vero?

#Amala #Amalo

Giancarlo De Cata

Sezione: Calci & Parole / Data: Lun 22 febbraio 2016 alle 20:35
Autore: Redazione FcInterNews.it
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