Per la gara contro l’Hellas Verona, Roberto Mancini non cambia il modulo di gioco visto già nell’ultimo turno interno contro il Chievo. Sono due i cambi rispetto al 4-3-3 sceso in campo al ‘Meazza’: Juan Jesus al centro della difesa prende il posto dello squalificato Miranda; Felipe Melo sostituisce invece Gary Medel, diffidato e a rischio per l’importantissima gara contro la Fiorentina.

Partenza con il piede sull’acceleratore per l’Inter che trova il vantaggio - per la prima volta in stagione - prima del 15’. Al minuto 8 Murillo svetta più in alto di tutti su calcio d’angolo e batte Gollini per l’1-0, ma già in precedenza, Palacio aveva sfiorato la rete del vantaggio sfruttando il taglio perfetto in profondità di Icardi e l’assist del centravanti argentino, ma vanificando il tutto sparando sui guanti del portiere gialloblu a due passi dalla porta.

Dopo il vantaggio, la squadra nerazzurra abbassa troppo il proprio baricentro e permette al Verona di affacciarsi dalle parti di Handanovic. E nel giro di 8’ l’Hellas ribalta il risultato grazie a due colpi di testa su calcio piazzato, firmati Helander e Pisano. Furioso Mancini per l’errato posizionamento dei suoi nella marcatura a zona scelta per contrastare i giganti gialloblu.

Il tecnico jesino avverte la necessità di modificare l’assetto tattico dei nerazzurri: Eder viene dirottato sulla corsia destra, mentre Palacio, alle spalle di Icardi, ha il compito di allargarsi sulla sinistra e di inserirsi negli spazi aperti dall’attaccante rosarino. Le difficoltà di manovra dell’Inter sono comunque evidenti, accentuate dal momento ‘no’ - che sembra non finire mai - di Felipe Melo. Disastrosa la gara del centrocampista brasiliano, che sbaglia tutto il possibile in fase di impostazione e rischia più volte il rosso in interdizione, arrivando sempre in ritardo in chiusura dell’azione avversaria e dando spesso il ‘la’ a contropiede avversari.

Al termine del primo tempo, l’ex Galatasaray rimane negli spogliatoi in favore di Ivan Perisic, per un’Inter che passa al 4-4-2 con Palacio e il croato esterni ed Eder al fianco di Mauro Icardi. Il cambio di passo è evidente: i due esterni regalano grande ampiezza alla manovra e il giro palla è più veloce e meglio orchestrato rispetto al primo tempo. Tuttavia, la scarsa precisione nell’ultimo passaggio, con Brozovic sulla scia di Felipe Melo, complica i piani dei nerazzurri.

Alla prima occasione dell’Hellas nel corso della ripresa (minuto 57), i gialloblu trovano il 3-1. E’ sempre un calcio d’angolo a punire i nerazzurri: Ionita salta indisturbato al centro dell’area e trafigge Handanovic per la terza volta. Ancora un clamoroso errore della difesa interista, disastrosa nella gara odierna. Dopo aver trovato il doppio vantaggio, Delneri decide di coprirsi e sostituisce Fares per Gilberto, lasciando intatto il 4-4-2 iniziale ma regalando fiato e muscoli al centrocampo scaligero.

La reazione dell’Inter è immediata e con Icardi, che raccoglie un assist perfetto da sinistra di Perisic, trova il 3-2. Delneri capisce il momento difficile dei suoi e allora sostituisce anche Luca Toni per Juanito Gomez. Eder, dopo esser sparito per gran parte del match, si sposta nuovamente sulla destra, lasciando Palacio al fianco di Icardi. Proprio questa mossa dà all’Inter il pareggio: taglio in profondità del Trenza, tra i più positivi e propositivi quest’oggi, che raccoglie palla sulla destra e la mette in mezzo per Perisic che, all’altezza del secondo palo, sigla il 3-3 (minuto 78).

Delneri vuole portare a casa quantomeno un punto e sostituisce Wszolek per Romulo. Risponde Mancini, inserendo Biabiany al posto di Telles e passando a un 4-4-2 ultra offensivo, con il francese terzino destro e Nagatomo a sinistra. Ultimi minuti di gara spettacolari: le squadre si allungano e ne beneficiano le occasioni da rete, sprecate in veloce sequenza da Gilberto, Romulo e Icardi. L’ingresso di Ljajic al 90’ per Eder è tardivo. Il serbo si allarga sulla sinistra, con Perisic alle spalle di Icardi, ma non ha il tempo per incidere nel match, che termina con un pareggio che non accontenta nessuna delle due squadre.

Sezione: Angolo tattico / Data: Dom 07 febbraio 2016 alle 16:12
Autore: Lorenzo Peronaci / Twitter: @lorenzoperonaci
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