L'Inter ieri era chiamata alla prova di maturità in trasferta a Palermo. La squadra nerazzurra pareggia per 1-1 soffrendo spesso il gioco della squadra di casa, mostrando gioco solo a sprazzi. E con una mossa tattica che non convince del tutto.

Mazzarri schiera una formazione, almeno sulla carta, a trazione anteriore. Davanti ad Handanovic la difesa a tre tipo con Ranocchia, Vidic e Juan. Nagatomo e D'Ambrosio agiscono sugli esterni, in mediana viene recuperato in extremis Kovacic, con Guarin e Medel che completano il reparto. Le punte del 3-5-2 sono Icardi e Osvaldo, che danno peso all'attacco. 

Iachini punta su un 3-5-1-1 votato al pressing alto e ripartenza veloce. Vazquez agisce tra i reparti e supporta Dybala una punta, abile a svariare. Rigoni si mette in cabina di regia e il trio Andjelkovic-Terzi-Feddal difende la porta di Sorrentino.

I nerazzurri provano a partire sprint, ma un'incomprensione tra Handanovic (che non chiama il passaggio a Vidic) e l'ex United porta il centrale serbo a sbagliare, spalancando la porta a Vazquez. Con la gara subito in discesa il Palermo resta alto e sfrutta lo shock degli uomini di WM. La squadra ospite fa poco gioco, per scarsa vena dei centrocampisti e attaccanti (Osvaldo si propone ma sbaglia tutti gli appoggi, anche semplici). Sono i difensori a creare, Ranocchia e Juan si danno al lancio lungo, spesso impreciso. Così la manovra risulta orizzontale, lenta e prevedibile. Gli uomini di Iachini riescono spesso nei break nella trequarti avversari, mettendo paura ad Handa e soci. Vedendo la difficoltà a servire le punte e la scarsa spinta degli esterni (Nagatomo rientra sempre in mezzo al campo facilitando la chiusura a riccio dei rosanero) Mazzarri sposta Kovacic dietro le punte, passando a un più offensivo 3-4-1-2. La mossa dà subito i suoi effetti. Il croato duetta con Osvaldo, segue l'azione e viene premiato da un rimpallo, prima di colpire alla sinistra di Sorrentino. Il primo tempo vede l'Inter chiudere avanti, la squadra di casa ha speso molto e si abbassa, ma il risultato non cambia (viene annullato un gol a Vidic per posizione di offside di Osvaldo). 

Nella ripresa non ci sono cambi. Sono gli uomini di Iachini a partire forte. Dybala si fa trovare libero e si isola in uno contro uno con Vidic, che lo soffre tremendamente sulla velocità. L'Inter tenta di ripartire e si accende a sprazzi con Guarin, che prova a vincerla da solo, cercando spesso la giocata più difficile, mentre Kovacic esce dal gioco. Viene annullato un altro gol a Icardi, poi WM decide di cambiare D'Ambrosio con Dodò, passando poco dopo al 4-3-1-2 inserendo anche Hernanes per Juan. Iachini risponde con Belotti per Bolzoni, aggiungendo una punta davanti a Vazquez. La mossa di WM non sortisce gli effetti sperati. Gli esterni non danno supporto alla manovra e il gioco ristagna in mezzo, rendendo più agevole il recupero dei rosanero (il Profeta entra malissimo in gara). Ultima carta è Palacio per Kovacic, passando a un vero e proprio 4-3-3, ma il Trenza non riesce a far cambiare il ritmo ai nerazzurri, che soffrono negli ultimi minuti il forcing della squadra di casa (annullato in modo discutibile un gol a Belotti). E così la gara finisce con un miracolo di Sorrentino su Oslavo, a un soffio dallo scadere, che salva letteralmente i suoi. 

Questa volta non manca il coraggio a Mazzarri nella formazione iniziale, ma l'Inter fa fatica a fare gioco e subisce il pressing rosanero. Troppo spesso i difensori sono costretti a lanciare lungo, facendo il gioco degli avversari. Buona l'intuizione di Kovacic tra i reparti, l'unico a poter inventare qualcosa per gli attaccanti (non in serata e fuori dal gioco) con la scarsa vena degli esterni. Nella ripresa Iachini ci prova in modo audace con Belotti a rinforzare il reparto avanzato, una mossa che dà maggiori frutti rispetto a quella di WM di passare alla difesa a 4. L'Inter si spegne, manca la spinta dagli esterni, che restano bassi, inoltre l'azione è lenta e sempre per vie centrali. A Kiev un lampo aveva regalato i tre punti, questa volta un miracolo di Sorrentino sbatte la porta in faccia ai nerazzurri, autori di un deciso passo indietro. 

Sezione: Angolo tattico / Data: Lun 22 settembre 2014 alle 00:30
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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