Tre, il numero perfetto. Tre partite con la difesa a tre, tre gol rifilati questa sera al Neftchi, tre punti conquistati in ognuna di queste gare. Stramaccioni propone fin da subito un inedito 3-5-2 con Cambiasso al centro della difesa affiancato da Silvestre e Juan. Modulo che cambia a seconda delle fase di gioco, diventando spesso e volentieri un 3-5-1-1 con Coutinho che si abbassa spesso e volentieri tra centrocampo e attacco per cucire gioco. L'allenatore nerazzurro riesce perfettamente nell'intento di creare superiorità numerica a centrocampo, grazie alle linee di gioco propiziate dall'ottimo posizionamento degli esterni. Mudingayi fa  da scudo ai tre difensori, mentre Obi e Guarìn ci mettono la giusta potenza e contrastano egregiamente un centrocampo azero, fin troppo labile.

In assenza di Chivu, ottime indicazioni da Cambiasso. L'argentino imposta bene da dietro l'azione, dando possibilità agli altri suoi due compagni di reparto di allargarsi creando più soluzioni di passaggio. Le qualità tecnico-tattiche dell'ex Real Madrid mettono l'Inter nelle condizioni di ripartire sempre palla a terra, ma al momento stesso di subire poco quando il Neftchi gioca in profondità. Ottimo il lavoro di Pereira e Jonathan, che seppur non sempre perfetti palla al piede, riescono a interpretare nel migliore dei modi ciò che gli era stato chiesto dall'allenatore, ovvero proporsi in maniera costante nelle due fasi di gioco.

La mobilità di Coutinho si rivela l'asso nella manica di Stramaccioni. Grazie al brasiliano, l'Inter riesce a trovarsi in superiorità numerica anche quando parte schiacciata. Il giovane n.7 nerazzurro quando parte palla al piede manda in tilt tutta l'impostazione tattica degli avversari. Avversari tecnicamente troppo modesti per poter palleggiare e proporre gioco, meno pronti fisicamente di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia. L'Inter va a nozze: tanto possesso, molti inserimenti da parte dei centrocampisti (quelli che sono mancati nelle ultime gare), e ritmi mai fin troppo elevati.

Guarìn è monumentale quando recupera palloni e si propone con regolarità in fase offensiva, dove propizia tre reti su tre. Ultima nota su Livaja: il giovane attaccante croato fa tanto lavoro sporco. Poche iniziative palla al piede, ma movimenti e appoggi preziosi per il compagno di reparto Coutinho. Tutto sommato le energie sono state gestite al meglio in vista del derby: vittoria e primato nel girone in saccoccia, tanti uomini importanti lasciati al riposo. Stramaccioni ha avuto anche modo di far esordire il giovane Garritano. Insomma, l'ultimo nodo adesso resta proprio il viaggio...

Sezione: L'angolo tattico / Data: Gio 04 ottobre 2012 alle 22:52
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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