Presa di posizione decisamente importante arrivata ufficialmente dalla FIFPro. L'associazione mondiale rappresentativa di tutti i giocatori professionisti ha puntato il dito contro l'Inter per la gestione del caso Wesley Sneijder. Con un comunicato diretto alla FIFA, all'UEFA e alla Commissione Europea, è stato diffuso quanto segue e tradotto da FcInterNews.it integralmente: "La FIFPro, associazione dei giocatori professionisti, segnala la posizione di giocatori messi sotto pressione per prolungare il proprio contratto. Per alcune società, il calcio sembra esser diventato un fenomeno pari a un business. Questa non è una novità. Alcuni club forzano i propri giocatori a rinnovare il contratto; se questi ultimi rifiutano, le società lasciano i calciatori in panchina o in tribuna. Il calciatore così non ha più possibilità di giocare. Solo quando ha rinnovato, viene concesso il reintegro in rosa.

I casi più evidenti attualmente riguardano Wesley Sneijder e Fernando Llorente. Sneijder ha il contratto in scadenza nel 2015, l'Inter ha chiesto un'estensione fino al 2016. Ma mantenendo fisso lo stesso salario. In altre parole, lavorare per un anno in più senza ricevere un compenso economico. Sneijder ha rifiutato e da quel momento, il tecnico Stramaccioni lo ha tirato fuori. Llorente con l'Athletic Bilbao dopo il rifiuto del rinnovo è stato costantemente messo in panchina.

Sneijder e Llorente non sono gli unici a essere soggetti a tale situazione. Ne parla così il segretario generale della FIFPro, Theo van Seggelen, a NOS Radio: 'Questo tipo di pratiche sono un'eccezione. Sfortunatamente, però, alcune società in Europa agiscono così. Per noi, suona l'allarme. Le società dicono prima che i giocatori devono rispettare i contratti, poi perché non fanno altrettanto? L'Inter ha offerto a Sneijder quel contratto con la massima consapevolezza, non è stato il giocatore a puntare la pistola alla testa contro la società per firmare l'accordo attualmente in vigore'. Per questo, FIFPro gira il problema alla FIFA, all'UEFA e alla Commissione Europea.

La FIFPro prevede di portare il problema davanti alla FIFA, la UEFA e la Commissione Europa. Van Seggelen aggiunge: "Il modo in cui vengono gestiti i contratti è un disastro anche per FIFA e UEFA. Non capisco i vantaggi per un club di non far giocare un giocatore. Come club, si sta danneggiando la carriera del giocatore. E poi? Che beneficio ne trae il club? Se vuoi offrire al giocatore un contratto più basso, devi farlo alla fine del suo attuale contratto. Vincere una partita si fa coi migliori giocatori, mi sembra che il calcio stia diventando sempre più business. Il calcio passa in secondo piano e questo è inaccettabile per noi".

Di conseguenza, la situazione si fa decisamente particolare: in attesa della risposta definitiva di Sneijder, il caso può diventare spinoso e pericoloso dal punto di vista regolamentare per l'Inter. Trapela in ogni caso serenità massima dal club. E la conferma della serenità arriva dall'AIC, associazione italiana dei calciatori, per cui ha parlato il presidente Damiano Tommasi a Panorama: "Mi sembra che qualche giornale abbia semplificato scrivendo 'O firma o non gioca'. Sneijder si deve allenare come prevede il contratto. Poi giocherà se lo decide l'allenatore. La scelta di utilizzarlo o meno non deve essere legata alla situazione contrattuale. Noi siamo in contatto e vigiliamo. Approfondiremo. Pandev e Marchetti? Sono storie diverse. In alcuni episodi c'erano giocatori nemmeno fatti allenare o costretti a farlo in orari differenti. Qui invece c'è un contratto ancora in essere per tre anni. Intanto, mi sembra di capire che Sneijder non si sia ancora espresso su come gestire questa situazione. Pandev a suo tempo aveva chiesto la rescissione del contratto e le regole lo hanno consentito".

Dall'Inter infatti non c'è un illecito vero e proprio, perché Sneijder si allena con la squadra. Aspettando la risposta di Wesley...

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 28 novembre 2012 alle 17:29
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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