Dal suo arrivo in Italia alla passione per l'Inter, passando per curiosità, modelli, gusti ma anche ricordi: tutto questo è Joel Obi su Inter Channel, in Prima Serata: "Sono nato a Lagos, in Nigeria, e poi, con i miei genitori, siamo venuti in Italia. Quando vivevamo a Parma è iniziata la mia passione per l'Inter, c'era Ronaldo in nerazzurro, mi piaceva da impazzire vederlo giocare. E poi c'era già Zanetti, un mito. Così ho cominciato a essere interista e quindi si è compiuto un sogno quando sono stato preso nelle giovanili".

In studio corrono le immagini, si comincia con il gol realizzato da Obi nella finale scudetto Allievi Nazionali, stagione 2007-2008, Inter-Empoli: "L'Inter campione con un mio gol, fu bellissimo. In quella squadra c'era un grande affiatamento, c'erano con me Mattia Destro, Luca Caldirola, Davide Santon, eravamo tutti molto amici". Ed ecco che arriva il momento del saluto video-registrato proprio da Destro e Joel commenta: "È sempre stato uno dei miei migliori amici e in campo ci siamo sempre trovati molto bene".

Il nerazzurro sottolinea poi come - in generale - lui in campo riesca comunque nel giro di poco a trovare il giusto affiatamento un po' con tutti, "sono uno che si adatta e che si trova bene davvero con tutti, non ho mai problemi". Da Destro a Caldirola, che di Obi è anche stato capitano: "Joel - racconta al telefono - è un bravo ragazzo oltre che un bravo giocatore, gli passavamo la palla e poi ci pensava lui a risolvere la partita". Parole che fanno inorgoglire il centrocampista nigeriano: "È bello quando i complimenti arrivano da parte dei compagni, anzi, è ancora più bello".

Poi, per non farsi mancare proprio nulla, ecco l'intervento di Daniele Bernazzani, che nel 2007-2008 era alla guida degli Allievi Nazionali e di cui Obi parla con stima e rispetto ("Bernazzani è stato molto importante per me, mi ha trasformato in centrocampista centrale, prima facevo la mezzapunta"): "È vero - spiega l'attuale tecnico della Primavera - che per me Obi è sempre stato un centrocampista centrale ma all'occorrenza ha giocato da mezzapunta e qualche gol importante lo ha anche fatto... come il gol della vittoria nella finale scudetto. Fu bravissimo. Joel è uno che impara le cose facilmente, riesce bene in tutto, deve solo arrivare di più in zona-conclusione. Peccato solo che gli infortuni l'abbiano un po' penalizzato, ma sono convinto che ora che sta bene farà alla grande".

Compagno di Obi in nerazzurro, anche nelle giovanili, pure Mario Balotelli, attualmente ancora suo amico: "Quando è a Milano ci vediamo ancora. Com'è Balo? Un conto è l'apparenza, un conto è quello che è davvero, e lo dico io che lo conosco bene, siamo amici".

Obi guarda scorrere le immagini del suo esordio nerazzurro in prima squadra, Inter-Werder Brema del 29 settembre 2010: "Un momento indimenticabile, entrai al posto di Deki, incredibile: in campo sostituendo il giocatore che per me era sempre stato un modello, un punto di riferimento! Emozione unica... E poi quando entri in campo ti viene da dare il massimo per farti vedere ma devi anche stare attento a non esagerare, l'esordio è un qualcosa di davvero speciale. Finora per me il momento più bello, insieme alla vittoria della Coppa Italia".

Si passa quindi al primo gol, contro il Cesena il 29 aprile 2012, "bell'emozione anche quella, anche se - sorride Obi - era stato in condivisione, metà e metà", per poi arrivare a quello in Europa League contro il Neftchi: "Quando ho fatto le capriole, ma è meglio solo una e poi basta, non esageriamo!".

Dai gol a una dichiarazione d'amore per l'Inter, che Obi infarcisce con una promessa: "Fosse per me rimarrei qui a vita! Che cosa farei in caso di vittoria dello scudetto? Mi sciolgo le treccine! Vincere, a qualsiasi livello, è una soddisfazione troppo grande, alla quale ci si arriva tramite sforzi, lavorando sodo. E poi bisogna essere forti anche mentalmente per fare bene nel mondo del calcio. Io voglio farlo".

"Stare fuori quando mi sono fatto male - racconta in Prima Serata su Inter Channel - è stato molto difficile. In più quello che mi sono lasciato alle spalle è stato uno degli infortuni più lunghi della mia carriera, sono stato fuori 5 mesi: non dico di essere andato in depressione ma quasi, quando ami il calcio non poter giocare è terribile. Ma ora ci sono e ho una gran voglia di fare bene: sono uno che cerca di non mollare mai e di dare sempre il massimo, il mille per mille, anche se sto in campo per pochi minuti. E poi l'Inter, lo ripeto, è davvero un sogno: a volte non realizzo ancora quanto sia bello alla mia età avere la possibilità di giocare all'Inter. Quasi non ci credo... se quando ero negli Allievi mi avessero detto che sarei stato in prima squadra, non ci avrei creduto...".

Parlando di sè con Roberto Scarpini, Joel si definisce "un ragazzo umile", che sul campo "è uno da inserimento. Cerco di dare il massimo e adattarmi sempre, a qualsiasi necessità, in qualsiasi ruolo, ma quello per me ideale è di mezzala".

Amante della musica hip hop e africana, Obi viene ormai stabilmente chiamato dalla Nigeria con la nazionale maggiore, che in gennaio sarà impegnata in Coppa d'Africa: "Dovrò lasciare l'Inter per un mese? Ancora non mi hanno convocato, vedremo".

Coppa d'Africa o no, ai tifosi nerazzurri Obi fa poi una promessa: "Tante soddisfazioni, faremo loro vivere tante soddisfazioni, possono stare tranquilli".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 19 ottobre 2012 alle 19:01 / Fonte: Inter.it
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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