Sono tante le scorie che Maurizio Ganz si porta dietro da quel dicembre del 1997. Il passaggio dall’Inter al Milan, in cambio di un miliardo e mezzo di lire più l’intero cartellino di Moriero, ha segnato la carriera del Segna semper lu, da allora fiero sbandieratore del suo passato nerazzurro, nonostante le accuse di una fetta dei suoi ex tifosi. Nella settimana del derby, Ganz si racconta in esclusiva per FcInterNews.it, svelandoci le sue idee sulla nuova Inter e spulciando fra i numerosi ricordi che lo legano, sebbene con qualche rimorso, al super-match di San Siro. “Ho tanti bei ricordi - esordisce ai nostri microfoni -, sia da una parte che dall’altra. E poi i gol, che in un derby sono sempre un’emozione indescrivibile”.
Inter o Milan, difficile scegliere tra due squadre che gli hanno offerto la possibilità di imporsi a Milano e in Serie A: “Non dimenticherò mai il gol e il rigore nel derby vinto 3-1 con la maglia dell’Inter. Ma nemmeno il gol del 5-0 con il Milan in Coppa Italia…”. Tra il pubblico di fede nerazzurra c’è chi non dimentica neanche una famosa caduta in area di rigore. Ganz, allora milanista, subiva il presunto fallo di Galante fischiato dall’arbitro Tombolini: il penalty, siglato da Albertini, sancì il 2-2 finale tra mille polemiche. “Non mi sono buttato - ammette Ganz sull'episodio targato novembre '99 -: sono inciampato sul mio tallone. Durante la partita ho creduto che il fallo fosse netto. Poi ho rivisto le immagini e mi sono reso conto. L’errore, comunque, fu dell’arbitro, non mio”.
Spesso le critiche sono ingiuste e Ganz le ricorda con amarezza, tirando fuori il suo orgoglio: “Ci si dimentica in fretta delle cose belle e si vive ricordando quelle brutte”. Tante infatti le gioie conquistate anche con la maglia dell’Inter, gli ricordiamo i 26 gol in A con i nerazzurri: “In Coppa Uefa - aggiunge - segnai 10 gol in 15 presenze. Capocannoniere con otto reti nel ’96-’97, due nel ’97-’98 contro Lione e Neuchatel Xamax. Quindi un pezzo di quella Coppa UEFA è anche mia?”. Quello fu l’anno del suo trasferimento al Milan: “Probabilmente c'è chi nemmeno dopo questa intervista capirà la mia cessione, ma non importa. Parlano i numeri e i gol”.
Scegliamo di mettere da parte il passato e gli domandiamo delle differenze che si intravedono, alla luce dei risultati, tra la formazione di Stramaccioni e quella di Allegri. “Stanno attraversando un momento diverso. L’Inter sta viaggiando davvero bene, viene da una bella vittoria contro la Fiorentina, a differenza del Milan che dopo aver cambiato tanto non riesce a ritrovarsi. Sai com’è - sottolinea Ganz -, un derby è sempre un derby: l’Inter andrà a lottare per la classifica, il Milan soprattutto per una credibilità che sino ad oggi non ha saputo dare”. Un derby e le sue sfide, partiamo da quella che mette di fronte i due allenatori: “Allegri ha dalla sua un curriculum importante con uno scudetto. Stramaccioni ha tutte le carte in regola, compresa una grande squadra, per diventare un tecnico importante”. A tremare, però, è stata la panchina dei rossoneri: “Sia che alleni il Milan oppure l’Inter, contano sempre i risultati, altrimenti ti mandano via”.
Sfida numero due, Cassano contro Pazzini: “Avrei preferito vederli ancora una volta insieme, come ai tempi della Samp, all’Inter o nel Milan - ci dice -. Pazzini è un finalizzatore, non si può credere che faccia reparto da solo. Antonio, beh, in campo è un genio”. Ma guai a dimenticarsi di Milito, avverte Ganz: “È un top player, quindi appena gli avversari sbagliano o si rilassano, lui è pronto a fare gol, in qualsiasi momento della partita. Se non vado errato, ha già segnato in parecchi derby…”, ironizza. Gli chiediamo di tornare sul suo accostamento, espresso recentemente, al Principe Diego: “Ho detto che mi rivedo in lui per la voglia e la determinazione che mette in campo nel cercare il gol - precisa -. Io ho fatto la mia storia da professionista, Milito la sua. Ma non è l’unico giocatore da tenere d’occhio”. Dall’altra parte El Shaarawy: “È un 19enne, non potrà fare sempre tutto lui. Chiaro che però è un grande acquisto, può mettere in difficoltà l’Inter, ma il Milan sbaglia ad affidarsi soltanto a questo ragazzo. Credo che questi quattro giocatori possano fare giocate straordinarie per chi ama il calcio. Speriamo di vedere un grandissimo derby”.
A Ganz che da anni lavora con i giovani, oggi allenatore della Berretti del Varese, domandiamo un parere sul nuovo progetto dell’Inter e sulle chance offerte a Juan Jesus e Coutinho: “Sono due talenti con un grande futuro davanti a sé. Giusto dare spazio ai giovani, ma mi piacerebbe vedere più italiani…”. Come Ranocchia, ad esempio, spesso tenuto fuori dalle scelte del ct Prandelli: “Ranocchia sta crescendo bene, deve lavorare come sta facendo all'Inter, sono sicuro che Prandelli lo prenderà in considerazione. Stiamo parlando di un ottimo difensore”. Chiudiamo con un pronostico sul derby: “Milito e Cassano da una parte, Pazzini ed El Shaarawy dall’altra, saranno gli attaccanti i protagonisti. Il risultato? Lo scopriremo presto…”.
Ringraziamo Maurizio Ganz per la gentile disponibilità.
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Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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