Sfogo di Davide Santon: l'ex terzino dell'Inter, oggi al Newcastle, ai microfoni di calciomercato.com fa capire di non avere alcuna nostalgia dell'Italia e del suo ex club: "Me ne sono andato via dall'Inter perchè non giocavo. Avevo bisogno del mio spazio per crescere e per dimostrare il mio valore, ho avuto un po' di problemi con i nerazzurri. In particolare all'inizio con Benitez che non mi vedeva. Per questo me ne sono andato. E ad oggi sono contentissimo di poter difendere la maglia del Newcastle. Se fossi stato titolare probabilmente sarei ancora a Milano, ma dato che non giocavo, ho preferito cambiare aria per dimostrare il mio valore". I tifosi però sono rimasti comunque legati al Bambino, così come lo chiamava Mourinho: "Io posso solo ringraziare i tifosi dell'Inter perchè con me sono sempre stati davvero splendidi. Ma non penso proprio di tornare mai all'Inter".

Santon in Inghilterra pare aver trovato un'oasi di felicità: "L'unica cosa che mi può mancare dell'Italia è il cibo. Per il resto non mi manca assolutamente nulla. Da quando ho iniziato a giocare Pardew ha sempre continuato a schierarmi. Qui gioco e sono apprezzato da tutti, nonostante sia giovane sento al massimo la fiducia di tutti verso di me. Poi qui ho trovato l'amore: sono fidanzato con una ragazza inglese che mi vuole bene e non è in cerca di fama". Anche se non chiude tutte le porte ad un'altra squadra italiana: "Bè, io fin da piccolo tifavo Milan. Quindi sarebbe certamente bellissimo poter indossare la maglia della squadra che sostenevo fin da bambino. Avendo perà giocato con l'Inter sarebbe una scelta su cui dovrei forse riflettere...". 

Tornando all'Inter, Santon rivela di essere rimasto in contatto con Joel Obi. "Ci scambiamo qualche messaggino di tanto in tanto. Con gli altri invece ho praticamente perso i contatti". Inevitabile una parola su Mourinho: "Per prima cosa devo dire che posso solo ringraziarlo perchè lui è stato il primo a darmi fiducia e a puntare su di me. Riesci a darti una carica pazzesca, sa usare le parole giuste al momento giusto. Ti motiva come nessuno mai e ti trasmette la sua mentalità vincente", e su quella sfida con lo United dove riuscì a ipnotizzare Cristiano Ronaldo: "Sì, è stata la partita perfetta. Ancora oggi la gente mi ferma per strada e mi fa i complimenti per quel match. Contro il Manchester United è finita 0-0, ma io davvero disputai un partitone e vado fiero di essere riuscito a limitare uno dei calciatori più forti del mondo".

Sezione: FOCUS / Data: Lun 23 luglio 2012 alle 12:55
Autore: Christian Liotta
vedi letture
Print