Una rivoluzione. Il nuovo stadio è un progetto concreto per l'Inter, qualcosa più di un'idea. Lo garantisce Il Corriere dello Sport, che esamina nei dettagli un progetto voluto fortemente in prima persona dal presidente Massimo Moratti. La società ha deciso di presentare il tutto entro l'estate, il nuovo stadio è un'idea affiancata all'espansione del marchio Inter in Cina e all'arrivo in nerazzurro di Marco Fassone, direttore generale esperto in materia tanto che già contribuì alla progettazione dello Juventus Stadium.

Secondo il quotidiano, il modello che l'Inter seguirà sarà in stile Emirates Stadium di Londra. L'impianto dell'Arsenal sarà dunque il riferimento, 60mila i posti previsti e un'area tutta dedicata a questo nuovo progetto. Tale progetto è nella mente di Massimo Moratti da circa dieci anni: il presidente nerazzurro già nel 2002 progettava una ristrutturazione profonda dello stadio Meazza, con l'ampliamento degli spazi adiacenti a esso, la costruzione di ristoranti, spazi commerciali e aree di gioco all'interno dell'impianto stesso. Nel 2005 un gruppo capeggiato dal figlio del presidente e vicepresidente nerazzurro Angelomario Moratti ha iniziato a lavorare sul nuovo impianto. Il tutto fu rinviato a causa della crisi economica che nel 2008 investì il paese, ma le basi ci sono e sono solide.

Il tutto venne rinviato, come detto, a causa della crisi e in attesa di qualche finanziatore importante che potesse affiancare Moratti in quest'impresa. Un primo gruppo qatariota si interessò ai nerazzurri dopo il Triplete, mentre qualche settimana fa, Massimo Moratti ha incontrato in Cina i vertici della China Railway Construction. Non solo, altri gruppi industriali si sono proposti per dare il loro contributo e sono al vaglio della famiglia Moratti, che in questi anni ha studiato i dettagli di questa operazione dal punto di vista finanziario e architettonico. Dapprima furono individuate circa una trentina di zone buone per l'edificazione. La scelta poi si è ridotta a quattro-cinque, alcune all'interno di Milano, altre in periferia. Si parla con insistenza di Gratosoglio, Polesello, Rozzano, Rogoredo e sulla zona tra Parco Renno e Settimo milanese.

Una decisione finale sul luogo di edificazione verrà presa entro settembre. Da lì in poi inizierà la trattativa per l'acquisto del terreno e l'iter burocratico con il comune. Importante inoltre sarà la possibilità di raggiungere facilmente l'impianto grazie alla metropolitana. Ristoranti e altre attività di intrattenimento renderanno l'area vivibile durante il resto della settimana, non solo nelle giornate in cui si giocherà.

Modello Emirates Stadium dicevamo. Uno stadio che ospiterà 55.000-60.000 spettatori, in linea con i moderni impianti europei visitati da Angelomario Moratti, spunto importante per il progetto nerazzurro. Hanno maggiormente impressionato stadi come il St-Jacob Park di Basilea, l'Etihad Stadium di Manchester, il Da Luz di Lisbona e la Veltins Arena di Gelsenkirchen. 60.000 posti il numero giusto, per creare una "scarsità" di tagliandi e avere le tribune sempre piene.

Un progetto incredibile, avveniristico, che proietterà nel futuro la società nerazzurra. Il costo complessivo si aggirerà sui 200-250 milioni di euro e ci vorranno quattro anni per il completamento dei lavori che doteranno l'impianto di Sky Box, utilizzabile dalla società durante la settimana come ufficio, spazi commerciali da dare in concessione come ristoranti, aree per i bambini che i genitori potranno lasciare sotto l'occhio attento di educatrici, per finire col museo nerazzurro. Non solo, ci saranno anche tabelloni 3D e una wi-fi zone.

Tutto ciò non potrà altro che portare benefici al bilancio della società. Il tutto dipenderà dalle concessioni pubbliche e non, ma appare facile capire che gli introiti garantiti saranno di molto superiori ai 28 milioni di euro che attualmente garantisce lo stadio Meazza.

 

Fabrizio Romano - Alberto Casavecchia

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 04 giugno 2012 alle 00:09 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Fabrizio Romano
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