Un cambiamento importante, che va a definire la fine di un'era e l'inizio di un nuovo corso. Da ieri pomeriggio, il nuovo responsabile capo degli osservatori dell'Inter è Valentino Angeloni, che sostituisce Lanfranchi dopo 13 anni di militanza. Angeloni è un nome poco 'di copertina' ma di assoluta sostanza. Ha lavorato bene a Torino ma soprattutto all'Udinese, dove da quattro anni era insieme a Varnier e Policano uno degli osservatori di spicco della società dei Pozzo, che proprio con il lavoro di scouting ha fatto le proprie fortune di campo ma anche economiche nelle stagioni recenti, metttendo a bilancio una spesa di circa 13 milioni di euro per osservatori, consulenti sportivi e scouting stesso. Un esempio da seguire. E proprio dal modello friulani, per pescare giovani ma non solo di valore, l'Inter ha scelto Angeloni.

L'osservatore romano, molto apprezzato dalla società e dal presidente Pozzo, lavorava soprattutto su mercato estero più che prettamente italiano. In particolare, le sue aree di competenza massime sono il Sud America e l'Est Europa, terreni estremamente fertili dai quali l'Udinese ha pescato elementi di qualità straordinarie negli ultimi anni, da Armero a Isla passando per Sanchez o Torje. Per Angeloni, la tentazione di dire sì alla gestione dell'intera rete di osservatori è stata troppo grande: da lì il gentilissimo gesto della società friulana che ha liberato il proprio uomo di fiducia pronto a diventare un totem per la causa nerazzurra. Da valutare però quanto Piero Ausilio e Marco Branca metteranno a disposizione a livello di budget ad Angeloni, visto che nell'ultimo anno - secondo un'indagine recente - l'Inter ha messo a bilancio cifre non alte per lo scouting. Che con Angeloni vi sia l'inizio di una nuova era anche per la rivalutazione completa di questo ruolo fondamentale? Sembra - e si spera - proprio di sì.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 28 marzo 2012 alle 21:00
Autore: Fabrizio Romano
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