E' senza dubbio il giocatore più in forma di questo precampionato dell'Inter, Diego Alberto Milito, il quale non a fatto nemmeno in tempo ad inserirsi nel gruppo che già è diventato idolo assoluto della tifoseria nerazzurra, dopo la doppietta nel primo derby stagionale, in amichevole, e dopo la rete anche nel match successivo, contro il Monaco. El Principe, dunque, è già prontissimo, e lo si avverte anche dalle parole rilasciate stamane alla Gazzetta dello Sport: "Sono contento per i risultati che stiamo ottenendo, ma la cosa fondamentale di adesso è che cresca l'intesa con i compagni e con Samuel Eto'o in particolare", conferma Diego. Già, proprio due giorni fa, contro il Monaco nel 'Trofeo Pirelli', l'esordio della nuova coppia nerazzurra: "Le prime sensazioni sono buone, è arrivato con umiltà nonostante sia un grande campione che ha vinto tanto. Avevamo svolto solo un allenamento insieme, ci manca ancora parecchio per fare ciò che sappiamo, ma in ogni caso lavorando giorno per giorno non possiamo che migliorare. Lui è uno che svaria su tutto il fronte offensivo, sono cerco che tra poco io e Samuel ci troveremo a meraviglia".

Intanto, già dalla prima uscita uno al fianco dell'altro nel 'Trofeo Pirelli', il tecnico Josè Mourinho non ha dato loro compiti particolari, come spiega l'argentino: "Il Mister ci ha detto di giocare in libertà, ma vuole sempre che pressiamo gli avversari appena impostano l'azione dalla difesa", rivela el Principe, che poi elogia i suoi compagni: "La solidità difensiva di questa squadra è importante, dunque io e Samuel segneremo per forza, è il nostro mestiere. Siamo davver un bel gruppo, compatto ed unito". Proprio nel Principato di Monaco, sono giunti per sostenere Diego ed il suo grande amico Thiago Motta, diversi tifosi genoani, un gesto che ha colpito Milito: "Li ringrazio, davvero. Con Palacio sarà ancora un Genoa molto argentino, Genova è stata la mia casa e non la dimenticherò mai".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 01 agosto 2009 alle 11:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabrizio Romano
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