Ore 8
Agnelli si sveglia e fa la doccia. Ma l’acqua non è calda come pensava e allora ricorre contro il boiler con un’istanza al Tir (Tribunale idraulici regionali) che però si dichiara incompetente perché il boiler è stato prodotto all’estero. “Ci danno sempre torto quando c’è di mezzo qualcosa di Internazionale”, equivoca l’avvocato Briamonte che accusa la Figc e ricorre al Tas di Losanna contro questa decisione.
Ore 9
Agnelli esce di casa per andare al lavoro, ma il suo autista deve fermarsi dopo pochi chilometri perché la macchina si blocca. “E’ sicuramente colpa della benzina raffinata male dalla Saras”. Parte immediatamente un ricorso contro l’Inter all’Opec. L’organizzazione dei produttori di petrolio però assolve il club nerazzurro, ravvisando un difetto di fabbricazione nel serbatoio della Lancia Thema di Agnelli. Il presidente della Juventus chiede spiegazioni a Sergio Marchionne che dà la colpa a un delegato Fiom di Pomigliano d’Arco.  
Ore 11
Escono le designazioni arbitrali per la successiva giornata di campionato. Andrea Agnelli si infuria per la decisione di mandare Tagliavento ad arbitrare Udinese-Juventus. Infatti è appena arrivata in sede una segnalazione dello Juventus Club di Terni, secondo la quale il nonno di Tagliavento avrebbe commentato così il gol di Sandro Mazzola nella finale di Coppa Campioni del 1964: “Che bell’azione, è proprio bravo quel Mazzola”. “Con un avo del genere Tagliavento non può essere sereno”, commenta Agnelli. Ricorso dell’avvocato Briamonte contro il bar di Terni dove il nonno di Tagliavento seguì la finale. I ricorsi tornano indietro impacchettati insieme ad alcuni salami di cervo. Non si sa chi li abbia respinti.
Ore 12
L’avvocato Briamonte vince la prima causa della sua carriera. Minuto di silenzio in Tribunale a Torino. La controparte si auto-sospende dall’albo degli avvocati. Andrea Agnelli chiama per complimentarsi, ma Briamonte ha già annunciato appello contro la sentenza a lui favorevole.
Ore 13
Andrea Agnelli e l’avvocato Briamonte vanno a pranzo insieme in un ristorante in collina a Torino. Partono vari ricorsi a ogni portata per contestare la lentezza dei camerieri, alcuni ingredienti sbagliati dallo chef e il vino poco adatto scelto dal sommelier. Ma Briamonte eccede con le grappe a fine pasto e si dimentica di spedire i ricorsi. Tornando in studio viene fermato dalla polizia che gli appioppa una multa per guida in stato di ubriachezza. Allora ricorre contro Andrea Agnelli che ha ordinato la grappa e poi è tornato al Lingotto con l’autista. Tensione momentanea tra Agnelli e Briamonte.
Ore 15
Andrea Agnelli va a Vinovo per salutare i giocatori. Ci sono tutti tranne Amauri che si sta allenando con la squadra di slalom speciale dello sci club di Bardonecchia. L’avvocato Briamonte avvia un procedimento davanti al Collegio arbitrale della Lega Calcio per chiedere la risoluzione del contratto e la cessione del brasiliano al Vladivostok in Siberia. Amauri chiede asilo politico alla Francia e si stabilisce all’Alpe d’Huez dove si taglia i capelli per non farsi riconoscere e inizia a gestire un rifugio alpino molto isolato.
Ore 16
L’avvocato Briamonte, consultando un vecchio Almanacco Panini, scopre un’irregolarità nel campionato Giovanissimi Nazionali del 1970, vinto dall’Inter. Parte un’istanza alla Figc per avere indietro anche quel tricolore. Andrea Agnelli spedisce una squadra di operai al nuovo stadio per far subito installare una targa celebrativa vicino a quelle per gli scudetti revocati nel 2005 e 2006. Giancarlo Abete va a toglierla personalmente poche ore dopo e ne approfitta per gettare nel Po qualche dozzina di ricorsi della Juventus, arrotolati in vecchie bottiglie.
Ore 17
A fine allenamento Alessandro Del Piero prova un po’ di punizioni a giro. Per la barriera, al posto delle classiche sagome di metallo, il numero 10 bianconero utilizza scatoloni pieni di ricorsi scritti dall’avvocato Briamonte nelle ultime due settimane. Andrea Agnelli ha deciso di utilizzarli così per risparmiare, quando ha iniziato a capire che non sarebbero mai stati accolti.
Ore 18
L’avvocato Briamonte ricorre contro se stesso per motivi futili e si dà torto in tutti e tre i gradi di giudizio in poco più di mezzora. Silvio Berlusconi si complimenta per la durata breve del processo.
Ore 20
In attesa della cena, Andrea Agnelli si annoia e allora chiama i dirigenti di Real Madrid e Benfica per chiedere se non vogliono fare un bel ricorso congiunto per avere indietro le Coppe Campioni del 1964 e 1965, perse in finale con l’Inter. Florentino Perez lo informa di aver già ricevuto una proposta simile da un certo avvocato Miguel Briamontes. Agnelli allora scrive di suo pugno un ricorso e lo spedisce all’Uefa. Appena lo riceve, Michel Platini lo gira a Sepp Blatter con una lettera senza francobollo per fargli un dispetto.
Ore 22
Prima di andare a dormire, Andrea Agnelli si fa un’altra doccia. L’acqua non è ancora caldissima, ma questa volta evita di chiamare Briamonte per non stimolare la sua produzione notturna di ricorsi. Nella notte sogna la restituzione degli scudetti 2005 e 2006 e un nuovo avvocato. Ma poi nel sogno compare Gigi Marzullo che gli chiede: “Agnelli, la vita è un ricorso o i ricorsi aiutano a vivere meglio?”. Agnelli si sveglia spaventato e, per riaddormentarsi, rivede il dvd di Juventus-Inter dell’aprile 1998. “Quelli sì che erano tempi. Certo che, a parti invertite, quel fallo di Iuliano su Ronaldo avrebbe meritato proprio un bel ricorso”.

Sezione: Visti da Voi / Data: Mar 20 dicembre 2011 alle 21:25
Autore: Redazione FcInterNews
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