L'allenamento mattutino è finito da poco, il pranzo incombe, mentre il folto gruppo dei giornalisti al seguito dell'Under 21 si prepara, nella hall dell'albergo sede del ritiro della Nazionale azzurra, per la conferenza stampa di mister Ferrara.
Marco Davide Faraoni, difensore esterno destro classe '91, scalda collo azzurro in testa, grandi cuffie che gli incorniciano il viso è impressionato dal calore dei tifosi salentini: "Sono tantissimi" afferma. E la partita con la nazionale ungherese è lo spunto per parlare anche d'altro, e cioè dell'Inter e della sua Inter. Insomma, pensieri azzurri che si mischiano a parole nerazzurre. 

Sono giorni che qui in Puglia non si parla d'altro che della sfida Italia-Ungheria di questa sera.
"Qui in Puglia abbiamo trovato un'atmosfera incredibile: tifosi caldi, gente appassionata, tantissimi bambini dall'entusiasmo trascinante: loro ci hanno trasmesso e ci stanno trasmettendo tante energie positive; ora sta a noi ripagarli con una prestazione importante. Speriamo di vincere contro l'Ungheria e di festeggiare con tutto lo stadio di Casarano".

Tu e l'Under 21.
"Mi sto allenando a testa bassa con molta intensità, partecipazione totale e secondo i dettami di mister Ferrara. Anche se non sto giocando, credo che sia questo l'unico modo di svolgere il mio lavoro al massimo: devo lavorare tanto, sotto tutti i punti di vista, e farmi trovare pronto quando sarà il mio turno".

Tu e l'Inter: quali differenze tra Gasperini e Ranieri?
"Il progetto giovani e l'attenzione che viene data a noi è la stessa: siamo molto considerati. Forse giochiamo poco, ma credo che in questo influisca il periodo che stiamo vivendo a livello di club: quando non arrivano i risultati è così".

Eri partito bene con Gasperini.
"Avevo esordito nella Supercoppa italiana contro il Milan, poi sappiamo tutti cosa è successo. Ma anche con Ranieri mi sto allenando al massimo e spero che il mister si accorga quanto prima del sottoscritto come di altri ragazzi. Ad esempio Caldirola...".

Facciamo un passo indietro di più di un anno: perché hai scelto l'Inter in mezzo alle tante offerte che provenivano anche dall'estero?
"Per il progetto che avevano sia a livello giovanile che quello che mi hanno illustrato personalmente. Con il mio entourage non abbiamo guardato al lato economico, ma abbiamo voluto investire in formazione ed esperienza: l'Inter, da questo punto di vista, è una delle migliori società al mondo".

La ciliegina sulla torta sarebbe esordire in A con l'Inter.
"Dici bene, ma la massima serie è un torneo impegnativo, dove si corre il rischio di bruciarsi: io non ho fretta, aspetto serenamente il mio turno".

Tu e i campioni nerazzurri.
"Non voglio fare torti a nessuno, la rosa dell'Inter è composta da oltre 20 campioni di livello assoluto, ma Sneijder ha un tocco e un controllo di palla fenomenale, mentre Thiago Motta ha una gestione del pallone da fuoriclasse assoluto: a volte, nel corso dell'allenamento o di una partita, anche se è attorniato da otto avversari, non butta mai via il pallone. Un solo aggettivo: mostruoso...".

 

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(Si ringrazia, per la disponibilità e la collaborazione, l'addetto stampa Figc, per l'Under 21, Alessandro Salerno).

Sezione: Esclusive / Data: Mar 15 novembre 2011 alle 15:40
Autore: Giuseppe Granieri
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