Claudio Ranieri, a pochi giorni da Inter-Juve e Inter-Lille, ha concesso un'intervista a Uefa.com, per parlare delle prime settimane sulla panchina dell'Inter: "Quando avvengono cambiamenti come questi, è necessario soprattutto ridare la giusta mentalità ai giocatori, perché se un allenatore é stato sostituito é perché le cose non andavano bene".

Ranieri fa la ricetta per la rinascita: "E' necessario che la squadra ritrovi autostima, i giocatori devono tornare a credere in se stessi e devono riassumersi le loro responsabilità, come in passato. Ma devi anche riportare i ragazzi a giocare il calcio che erano abituati a fare, il che significa essere molto compatti a livello di squadra, quando io ho incontrato l'Inter da avversario questa è sempre stata la loro grande forza".

Il ritorno in panchina ha dato nuove emozioni all'allenatore romano: "Il fascino di questo lavoro riguarda le diverse emozioni che porta con sé, é quello che ti fa sentire vivo. Venire qui ad allenare l'Inter - la sua maglia importante, una società con una grande storia non solo nel panorama italiano, ma anche in quello mondiale - mi trasmette un grande senso di rispetto e responsabilità che mi convogli e mi rende orgoglioso".

Per Ranieri contano più gli uomini dei numeri, per questo la sua Inter ha giocato ha giocato con tanti moduli diversi: "Non sono mai stato un allenatore che dà troppa importanze alle formazioni. Non penso che si vinca con il 4-3-2-1 o il 4-4-2. Si vince con i giocatori che sono l'anima della squadra. Si vince con una squadra in cui tutti remano in una stessa direzione".

Sezione: FOCUS / Data: Gio 27 ottobre 2011 alle 18:33
Autore: Guglielmo Cannavale
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