Pagine intere dedicate ai mal di pancia di Ibrahimovic, microfoni accesi per i lamenti di Maicon, occhi puntati sugli ultratrentenni Deco e Ricardo Carvalho. E poi ci si lagna per la mancanza di giovani all’altezza della situazione. Fortunatamente, c’è chi è riuscito – grazie alle sue qualità – ad imporsi in un ambiente che un certo Giovanni Trapattoni definì “una centrifuga”: il suo nome è Davide Santon. Il suo agente, Renzo Contratto, ripercorre – per FcInterNews – le tappe principali dei sei mesi che hanno rivoluzionato la vita del “bambino”. In chiusura, poi, ecco Destro e Obi: i nuovi Santon.

Contratto, è possibile stendere un primo bilancio di quest’annata?

“Sì, lo si può fare: credo che Davide abbia fatto di tutto e di più. Ha giocato, e bene, sia in Italia che in Europa”.

Ha stupito tutti, soprattutto chi non lo conosceva.

“È vero: ha giocato 21 partite da gennaio in avanti ed è quasi sempre partito da titolare: penso alla partita di coppa Italia contro la Roma, al derby contro il Milan, agli ottavi di Champions contro il Manchester United”.

E le ottime performance gli hanno permesso di esordire in Nazionale.

“Sì, prima Casiraghi l’ha chiamato nell’Under 21 e, successivamente, Lippi lo ha convocato nella Nazionale maggiore”.

Più contento di essere andato in Sudafrica o amareggiato per non essere sceso in campo?

“Da un punto di vista professionale, ovviamente è contento e soddisfatto per la chiamata. Se non è sceso in campo, è stato solo a causa di problemi fisici – botta al polpaccio e una leggera distrazione al ginocchio – che non gli hanno permesso di essere al cento per cento”.

Altrimenti, l’avremmo visto in campo?

“Sì, penso che Lippi avesse l’intenzione di mandarlo in campo contro il Brasile”.

Tra qualche giorno si ricomincia: con quali obiettivi?

“Diventare un titolare fisso nell’Inter”.

Santon preferisce giocare a destra o a sinistra?

“Davide è il prototipo del difensore moderno: può giocare – e lo ha fatto vedere – sia a sinistra, togliendo il posto a Maxwell, sia a destra, quando si è fatto male Maicon. Non ha preferenze: è abituato a giocare ovunque”.

Santon ha più volte detto di “vedere” solo l’Inter: ma ci sono squadre interessate a lui?

“Oggi, Davide è un giocatore dell’Inter: per la società rappresenta un capitale. Non è sul mercato perché l’Inter lo ha blindato con un contratto quadriennale fino al 2013”.

Se fosse sul mercato?

“Credo lo vorrebbe mezza Europa. Ma non abbiamo di questi problemi, anzi, presto incontreremo la dirigenza nerazzurra per adeguare il contratto”.

Oltre a Santon, lei ha la procura dell’attaccante Mattia Destro e del centrocampista Joel Chukwuma Obi.

“Lo dico senza nessun problema: Destro e Obi sono all’altezza di Santon. Hanno solo bisogno dell’opportunità che Davide ha avuto quando ha esordito contro la Roma. Molto presto anche loro due dimostreranno quando valgono”.

E se non dovessero riuscire ad imporsi?

“Andiamo per gradi: ora partiranno con la prima squadra per il ritiro estivo. Mourinho avrà la possibilità di vederli all’opera tutti i giorni. Poi, a precampionato finito, sono convinto che il mister li terrà in prima squadra perché il loro profilo è all’altezza di quello di Santon e Balotelli”.

Si sente parlare della cessione di Ibrahimovic e Maicon.

“Ibra e Maicon rappresentano un valore aggiunto, ma credo che i giovani avrebbero più spazio e più possibilità di imporsi”.

Anche Obi e Destro sono un capitale societario?

“Esattamente: hanno un contratto quadriennale con scadenza 2013. In questo momento si parla poco di loro, ma presto riempirete le pagine dei giornali grazie alle loro prestazioni e alle loro prodezze”.
 

Sezione: ESCLUSIVE / Data: Mar 07 luglio 2009 alle 15:15
Autore: Giuseppe Granieri
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