Sì allo stop, ma no alla ricusazione. Gianluca Rocchi si fermerà per due o tre turni, ma tornerà ad arbitrare l’Inter già in questa stagione.  Queste sono state le decisioni di Stefano Braschi, presente sabato scorso a San Siro, e Marcello Nicchi, presidente dell’Aia. Rocchi potrebbe stare fermo non arbitrare l’Inter per un po’, ma appare altamente impossibile una sua ricusazione. L’Aia rispedisce al mittente perciò la richiesta, dettata dal momento, di Massimo Moratti, il quale aveva chiaramente detto di non voler rivedere più Rocchi in una partita dell’Inter.

Braschi, a fine gara, sabato scorso, si è recato nello spogliatoio dell’arbitro per parlarci di persona. Il colloquio è stato lungo e fitto, con il designatore che è rimasto spiazzato dalla direzione di gara del suo uomo, considerato uno dei migliori fischietti italiani. Lo ha sì rincuorato, ma poi lo ha ripreso per la condotta di gara insufficiente. Può sembrare strano, ma ciò che Braschi imputa a Rocchi non è il fatto che abbia fischiato un rigore che non c’era, in quanto ha affermato che in quei casi si potrebbe trattare di un errore di valutazione, ma l’errato approccio alla gara, la quale, pian piano, è scivolata di mano al direttore di gara.

Perciò si è deciso di tenerlo lontano dai campi di Serie A per due o tre partite e soprattutto per un po’ dalle gare dell’Inter, ma ‘no’ a qualsiasi richiesta di ricusazione, ‘no’ al non arbitrare l’Inter sino a fine anno. L’Aia, infatti, ritiene inaccettabile un’eventuale veto della società Inter nei confronti dell’arbitro. Perciò Nicchi e soci si augurano che le dichiarazioni di Moratti, rilasciate nel post gara, siano solo frasi rilasciate a caldo e in un momento di amarezza. Se fosse così l’Aia, che non accetta richieste del genere in quanto c’è l’autonomia sulla designazione, archivierebbe la pratica. Se l’Inter facesse richieste ufficiali, gli alti vertici arbitrali potrebbero rispondere prontamente.

Un caso analogo, che testimonia l’inadeguatezza di un’eventuale richiesta nerazzurra, si è verificato lo scorso anno, quando l’allora presidente della Roma Rosella Sensi, dopo Brescia-Roma, si augurò di non rivedere più Russo di Nola arbitrare la sua squadra. L’arbitro fu sospeso, ma tornò ad arbitrale i giallorossi più in là nella stagione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 03 ottobre 2011 alle 09:23
Autore: Alberto Casavecchia
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