Gasperini cambia. Il tecnico di Grugliasco ha rivisto le sue certezze e cambiato in nome della continuità, in nome di un modulo, il rombo, proprio da tanti anni all'Inter. La prima europea di stasera contro i turchi del Trabzonspor vedrà infatti Sneijder libero di agire dietro le punte che saranno Giampaolo Pazzini, che prende il posto di Diego Milito, e Mauro Zárate, schierato nel suo ruolo naturale, ovvero quello di seconda punta. Sarà un rombo solo nello schieramento di partenza, visto che il tecnico potrebbe metterci del suo anche in un modulo propriamente non suo: Sneijder, come detto libero di svariare, potrebbe partire dalla sinistra e accentrarsi andando a formare un 4-3-3 in fase d'attacco.

Per il resto torna la difesa a quattro, con turn over. Rientra Andrea Ranocchia che andrà a fare coppia con Lucio al centro della difesa. Sugli esterni ci saranno Jonathan e Nagatomo. I due dovrebbero incontrare difficoltà minori rispetto a quello riscontrate a Palermo. Entrambi, partendo, da una posizione più arretrata si inseriranno meglio nel cuore del gioco nerazzurro, protetti da un centrocampo muscolare e di corsa. Capitan Zanetti, infatti, riprenderà il suo posto a centrocampo, supportato da Esteban Cambiasso. II dubbio riguarda il terzo centrocampista: Gasperini sembra orientato a mettere in campo il nigeriano Joel Obi, moto perpetuo e ragazzo con sette polmoni, anche se pondera sino all'ultimo la rinuncia a Dejan Stankovic.

I turchi invece si schierano una squadra tutta fiato e corsa. Un 4-2-3-1 che potrebbe infastidire i nerazzurri, soprattutto in ripartenza, arte preferita dai turchi, che schierano Paulo Henrique in attacco sostenuto da Serkan, Halil Altintop, fratello dell'Altintop del Real Madrid, e Sapara. Zokora e Colman a fare legna in mediana. Celustka, Giray, Glowacki, Cech e Tolga completano la squadra dello squalificato Senol Gunes, tecnico che nel 2002 guidò la Nazionale anatolica a uno storico terzo posto nei Mondiali Nippo-Coreani.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 14 settembre 2011 alle 12:40
Autore: Alberto Casavecchia
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