Gian Piero Gasperini sembra disposto a correggere l’Inter. Il tecnico di Grugliasco è pronto a mettere da parte il suo credo tattico, messo in forte discussione domenica sera con il 4-3 bruciante di Palermo, gara nella quale è stata evidenziata una fase difensiva troppo disordinata, con gli attaccanti rosanero che troppo spesso si trovavano in situazioni di uno contro uno con i difensori nerazzurri, abbandonati al proprio destino a causa della mancanza di filtro a centrocampo. Per ovviare a tale problema, Gasperini potrebbe compattare la squadra con una difesa a quattro e con l’inserimento di un centrocampista a supportare i mediani. Per il resto l’attacco a tre punte non verrà toccato.

I cambiamenti toccheranno, come detto, la linea difensiva che potrebbe presto tornare a quattro. Una soluzione che darà stabilità ed equilibrio, adattando i moduli agli uomini a disposizione, e non gli uomini al suo modulo. Per quanto riguarda il centrocampo, a Palermo si è notata la mancanza di filtro da parte della mediana nerazzurra, con Stankovic e Cambiasso andati in difficoltà e bucati centralmente dalle penetrazione palermitane. Se poi a ciò si aggiungono anche le difficoltà di rinculo degli esterni (Nagatomo e Jonathan) le difficoltà sono maggiori.

In attacco, nonostante i grandi nomi che garantiscono pericoli continui alle difese avversarie, restano anche delle perplessità. Vedere Forlán recuperare in difesa, con corse lunghissime, fa capire che tipo di professionista sia l’uruguaiano, un uomo, da questo punto di vista, già imprescindibile per la squadra. Le difficoltà si presentano però in fase di conclusione e di finalizzazione: l’ex Atletico Madrid, domenica sera, ha sempre sparato in tribuna le sue conclusioni da fuori, proprio a causa del lavoro massacrante che Gasp chiede alle sue ali.

La sostituzione di Zárate, forse inadatto alla copertura totale della fascia, rispetto al più esperto ed eclettico Forlán, si può spiegare affermando che può essere inadatto al credo del tecnico piemontese. Il 3-4-3 ha visto in campo tanti giocatori adattati allo schema, per non dire fuori ruolo. L’ingresso di Sneijder ha poi dato fantasia e imprevedibilità e quelle geometrie offensive visto nel gol dell’uruguagio, reminescenze di un modulo che fu (il 4-4-2 a rombo).

Gasperini perciò analizza la situazione e si prepara al cambio tattico. Le prossime due gare (Trabzonspor e Roma) sono già decisive per non restare indietro in campionato e per non rincorrere le avversarie europee in Champions, in un girone tutt’altro che proibitivo. Gasperini sa che a breve verrà tracciato un primo bilancio e la logica suggerisce di andare sul sicuro anche se questo significa cambiare la propria visione del calcio.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 13 settembre 2011 alle 08:58
Autore: Alberto Casavecchia
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