"L'Inter è più forte di prima". Lo dice con aria di sfida e con la testa più alta che mai lui, il capitano, Javier Zanetti. Dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, il leggendario numero 4 nerazzurro si esprime in termini entusiastici sulla squadra: “In questi anni abbiamo vinto tantissimo e conosciamo il nostro valore. Se siamo favoriti lo sappiamo solo noi. Basta non essere perseguitati da infortuni”. Ma è il Milan appare favorito: “E lasciamo che siano loro i favoriti. Gasperini ha bisogno di tempo”. Il suo destino, si dice, dipende dal gruppo. Ad esempio, con Benitez è stato diverso rispetto a Leonardo: “Non è vero. Con Benitez abbiamo vinto Supercoppa e Mondiale. Se non l’avessimo seguito non avremmo di certo centrato certi traguardi. Chiaro che poi con quello sfogo ha segnato il suo destino. Ci sono stati tanti problemi e alle volte abbiamo giocato anche con i Primavera. Con Leonardo è tornato l’entusiasmo, tanto da sfiorare lo scudetto”.

Gli addii di Leo e di Eto’o: “Mi ha sorpreso l’addio di Leo, specie dopo una vittoria come la Coppa Italia che dimostrava che avevamo ancora fame. Avevamo progetti per la nuova stagione. Leo ci ha dato tutto, resta un amico e gli auguro tanta fortuna. Samuel è andato via per delle dinamiche legate al FPF. Altrimenti sarebbe rimasto”.  La partenza del camerunese indebolisce la squadra? "E' vero, abbiamo perso Samuel quest'anno, però abbiamo recuperato Diego Milito e Walter Samuel, due rientri fondamentali. E poi abbiamo mille alternative". Dal mercato sono arrivati rinforzi di prima fascia: "Mauro Zárate è davvero immarcabile. Ha una grande occasione. Alvarez ha grandi doti. Deve solo superare una certa timidezza. Jonathan è il classico terzino brasiliano di spinta, ma sa coprire anche dietro. Poli mi fece un’ottima impressione nell’agosto 2008, nella prima gara italiana di Mourinho. Castaignos sarà la sorpresa. Ha movimenti da vero attaccante. Ci metterei anche Coutinho. Dopo un anno con noi e la vittoria del Sub Under 20 è migliorato”.

Come non parlare di Diego Forlán: “Attaccante fortissimo che calcia con entrambi i piedi. Le punizioni che calcia sono formidabili. Non averlo in coppa peserà". E il nuovo tecnico Gian Piero Gasperini ha tutto il suo appoggio: "Date il tempo di lavorare a Gasperini, serve un po' di pazienza e i risultati arriveranno, vedrete". La difesa a tre: “Stiamo lavorando e  miglioriamo col tempo. I tanti gol presi nelle amichevoli non erano colpa dei difensori”. Moratti ha dato un parere negativo: “Il presidente ha detto la sua. Dipende comunque da noi e dalla convinzione che ci mettiamo. Variare a seconda dell’avversario, tornando a quattro, è un vantaggio”. Sneijder: “Col mercato chiuso sarà più serene e ci darà una mano, indipendentemente da dove verrà schierato”.

I derby persi, tre, possono aver creato complessi di inferiorità? “Non ci sentiamo inferiori al Milan. Quando arrivai in Italia non persi un derby per quattro anni. Poi è toccato a loro e poi a noi.  Dobbiamo invertire di nuovo la tendenza. Il campionato è comunque il più competitivo in Europa. Non scordiamoci di Napoli e Roma”.

Il record di Bergomi sta per essere raggiunto, forse il 24 settembre a Bologna: “Nel caso giocassi sarà una giornata fantastica. Un traguardo da pazzi, visto che raggiungo un mito. Le dediche da fare sono troppe e da fare a tutta la famiglia interista, compresi Prisco e Facchetti”. Palermo-Inter: “Ricordo solo la brutta pallonata nei santissimi e io che continuo a correre. Tornato nello spogliatoio mi sentì malissimo ed ebbi lo pneumotorace. Vincemmo, comunque, in rimonta. Vincere quest’anno sarebbe importantissimo per far partire l’avventura di Gasperini col piede giusto”.

Infine, si parla della sua Fundacion Pupi, che compie dieci anni: “Cominciai con mia moglie Paula quando scoppiò il caso finanziario e la crisi. Avevamo 34 bambini. Poi siamo cresciuti man mano, grazie all’aiuto della gente, sino ad arrivare ad avere 1.000 bambini. Paula è la persona più importante. E’ stato bello vedere Jonathan, un nostro ragazzo, compiere 18 anni. Ora ci da una mano come volontario”. La serata per il decennale: “Sarà un’altra bella serata, con amici e gente famosa che farà del bene. Ho chiamato Leo Messi che spera di esserci”.
 

Fabrizio Romano - Alberto Casavecchia

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 08 settembre 2011 alle 08:40
Autore: Fabrizio Romano
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