A volte ritornano. Puntuale come un orologio, il patron della Fiorentina Diego Della Valle è tornato alla carica sul fronte Calciopoli con una nuova lettera indirizzata al nostro presidente Massimo Moratti. Se il primo scritto del DDV fu duro, questo suona come ancor più perfito e velenoso. E' quasi divertente leggere come di questi tempi chi si è cacciato nei guai voglia accusare chi è emerso come pulito dalle vicende di allora, come fosse un modo per riscattarsi dalle tutt'altro che oneste vicende dell'epoca che vengono improvvisamente dimenticate anche dalle parti di Torino per attaccare chi invece non è stato travolto. Non riescono a capacitarsene. Basta prendere alcuni spunti dell'ultima lettera di Della Valle per rendersi conto di come sia bizzarra la situazione: "Dal mio punto di vista - scrive Don Diego - il suo (di Moratti, ndr) è un comportamento offensivo per chi è stato vittima di una situazione assurda, non chiara, e che dovrà essere (e mi auguro sarà) ben analizzata, senza preconcetti per quanto riguarda quello che la Fiorentina ha dovuto subire".

Ecco, il signor Della Valle le cui telefonate sono ancora impresse negli annali di Calciopoli definisce "offensivo" il comportamento di Massimo Moratti, il quale ha sempre deciso di prendere alla leggera gli attacchi che sono arrivati all'Inter quando avrebbe potuto ribellarsi in maniera realmente offensiva, senza farlo. Ma "offensivo" nei confronti di "chi è stato vittima di una situazione assurda". Ebbene, la vittima della vicenda sarebbe la Fiorentina e quindi l'Inter sarebbe colpevole perché non è stata 'incastrata'? Non me ne vogliano i tifosi viola, ma dire che la Fiorentina è stata vittima di quella situazione stona non poco. Le telefonate di Della Valle sono ancora vive, ma basta ricordare che il primo giugno i pubblici ministeri di Napoli Stefano Capuano e Giuseppe Narducci hanno chiesto una condanna di due anni proprio per Diego Della Valle perché presenti nella 'cupola' che ormai sembra passata di moda, ma che ci ricordiamo molto bene.

E di conseguenza, la vittima sarebbe la Fiorentina? I viola quell'anno si salvarono e tutti sappiamo che non ci furono dinamiche regolarissime. A dirlo sono anche i protagonisti, perché chi ha seguito attentamente la vicenda ricorda la reazione di Fabrizio Miccoli quando venne a sapere delle losche dinamiche alle spalle di quella salvezza. Insomma, le ribellioni il signor Della Valle ha tutto il diritto di farle, ma magari nei confronti di chi ha pagato solo con la Serie B (patteggiata, ricordiamolo) per atteggiamenti ancor più gravi, non certo verso l'Inter. Ma il concetto alla base di tutto ciò è molto semplice ed è sempre lo stesso: come si fa ad ipotizzare che l'Inter rubava quando in quegli anni non ha vinto assolutamente nulla e non ha beneficiato di alcunché? La vittima della situazione è proprio l'Inter dunque, sbeffeggiata in tutti gli stadi d'Italia perché non vinceva mai, e da qualche anno a questa parte sappiamo perché.

Insomma, criticare l'atteggiamento di Moratti che andrebbe a dire di Della Valle a "nascondersi" dietro alla figura di Facchetti è davvero intollerabile. Evidentemente, al tavolo di chi ha il coraggio di insinuare una cosa simile - ossia che il nostro presidente usa (!) Giacinto Facchetti per non essere indagato fino in fondo - una persona come Moratti non si siederà mai. Meglio rispondere con eleganza ed ironia, per chi la capisce. Per chi invece la reputa una "fuga" con atteggiamenti "offensivi" (di Moratti poi, roba da matti, e non di chi ha definito il nostro presidente 'un anziano'...), allora al tavolo ci rimanga da solo. E magari si faccia qualche domanda sul proprio passato, invece di pensare agli altri...

Sezione: Editoriale / Data: Gio 18 agosto 2011 alle 00:01
Autore: Fabrizio Romano
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