Gli ha dato fastidio la sconfitta in generale, ma soprattutto il terzo gol subito, arrivato poco prima del triplice fischio dell'arbitro: "Ha dilatato troppo la sconfitta". Gian Piero Gasperini inizia così ad analizzare la prova di quest'oggi della sua Inter contro il Manchester City. Gasp si dice soddisfatto da Julio Cesar, "ma non avevamo dubbi perché è arrivato in buone condizioni fisiche, la Copa America è terminata da poco", e di come la squadra ha tenuto il campo soprattutto nel primo tempo, "contro un avversario forte, che ha potuto alternare gli undici di partenza nelle due partite, avremmo meritato almeno un gol, le occasioni le abbiamo create, ci è mancata un po' di concretezza offensiva".

Il tecnico nerazzurro, comunque, invita a guardare anche oltre il risultato. "Non bisogna dimenticare - ricorda - che il City ha proposto quasi la formazione al completo, che ieri ha affrontato un avversario molto debole, mentre noi abbiamo vinto una vera battaglia con il Celtic". E ancora: "Avevamo in campo tanti giovani, per loro è stata un'esperienza importante, che servirà in futuro. Non abbiamo perso altri calciatori per infortunio e, comunque, quelli traumatici che abbiamo avuto, ovvero Viviano e Nagatomo, possono capitare nell'arco di una preparazione. Guai muscolari non ce ne sono stati e questo è significativo". Nonostante la sconfitta, il giudizio prima della Supercoppa è positivo: "Nelle due gare vere che abbiamo affrontato dopo il ritiro di Pinzolo, ovvero a Bochum contro il Galatasaray e qui a Dublino con il Celtic, la squadra ha risposto bene sul piano della voglia, del carattere, dell'assetto difensivo e ha saputo proporre anche buon calcio. Anche contro il City, malgrado le difficoltà di scelta che avevamo, prima del loro vantaggio abbiamo avuto occasioni per segnare anche noi. Ho visto cose positive, come l'umiltà di base del gruppo, come alcune trame di gioco. In questi due giorni a Dublino abbiamo cercato di onorare al meglio un torneo che, con le assenza che abbiamo in questo momento, a una settimana dal derby in Cina, in questa fase della preparazione e contro avversari tosti, era molto pericoloso".

Qualche giovane è in crescita, come Castaignos: "Quando entra fa sempre bene perché è veloce e resistente", qualche altro attraversa una naturale fase di assestamento, Thiago Motta non ha potuto giocare oggi per squalifica dopo l'espulsione di ieri, che Gasp torna a definire "esagerati", Joel Obi ha svolto un lavoro differenziato precauzionale. 

A Pechino, assicura Gasperini, sarà tutta un'altra storia: "Sarà un'altra Inter e sarà un'altra partita. Ci teniamo, c'è in gioco il primo trofeo della stagione, vogliamo ovviamente vincerlo, ma sarà una gara importante per quello che è, ovvero una finale, non fondamentale per il proseguo della nostra stagione, che ri-partirà con l'inizio del campionato. La data del 6 agosto è davvero strana, a metà strada tra l'inizio della preparazione e il via ufficiale della stagione, a fine agosto. Comunque, questa è la realtà e ci adattiamo. In Cina arriverà un'Inter che ha lavorato molto bene a Pinzolo, che ha sostenuto amichevoli impegnative, che ha dimostrato di saper stare in campo. A Pechino faremo una preparazione specifica alla gara, valuteremo la condizione dei singoli, approfondiremo. Sì, ho già in mente la formazione con la quale affrontare il Milan, però è un'idea teorica, il calcio cambia nei particolari ogni giorno, quindi sfrutteremo ogni giorno per adattarci alle situazioni che troveremo a Pechino e per preparare al meglio questo derby. Ripeto: importante, non decisivo per la stagione dell'Inter". 

Contro il Milan torna in campo il capitano: "Zanetti sarà con noi a Pechino - conferma Gasp -. Con Zanetti, proprio ieri, ci eravamo sentiti in mattinata per altre cose. Quindi sapevo che era già passato da Milano e che era già in Europa. Anche a livello fisico-strutturale, avendo da poco concluso la Copa America, nella quale ha disputato tutte le gare con l'Argentina, può essere subito pronto o quasi".

Si passa a parlare di mercato. Le possibili partenze di Eto'o e Sneijder e l'arrivo di Tévez sono gli argomenti caldi: "Il mercato chiude il 31 agosto e tutti noi siamo allenati a convivere, oramai in ogni periodo dell'anno, con queste voci. Non sono nè preoccupato nè infastidito e non lo sono neppure i calciatori, che sono dell'Inter, che giocano con impegno per l'Inter in ogni situazione e lo hanno dimostrato anche oggi. Di mercato si parla sempre tanto, ma poi quasi tutto alla fine resta come prima. Il Manchester United ha fatto un'offerta a Sneijder? Non lo so, non m'interessa, però è normale che i grandi campioni siano i più richiesti, lo sono i grandi campioni dell'Inter e anche quelli di altri club, ma se voi siete sicuri che è stata fatta un'offerta al calciatore, ricordo che Sneijder è sotto contratto con l'Inter, quindi eventualmente l'offerta dovrà essere fatta all'Inter... Sneijder è dell'Inter, Eto'o è dell'Inter, Tevez è del Manchester City: questa è la realtà, non quella dei media. Adesso noi tutti, società e squadra, siamo concentrati su Pechino, sulla Supercoppa italiana, poi ci saranno altre 25 giorni di mercato e vedremo se succederanno delle cose. Ripeto: spesso per mesi si raccontano un sacco di voci e alla fine tutto resta esattamente come prima".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 31 luglio 2011 alle 21:50 / Fonte: inter.it
Autore: Christian Liotta
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