La vicenda di Calciopoli bis comincia a prendere una via di risoluzione definitiva. Oggi, il procuratore federale Palazzi consegnerà la sua documentazione al presidente federale Giancarlo Abete che sottoporrà il tutto al Consiglio che, in due riunioni, quella del 5 e del 18 luglio, dovrà prendere una soluzione definitiva. Intanto il procuratore federale sembra intenzionato ad archiviare il tutto per prescrizione nei confronti dell’Inter e dei suoi tesserati (Moratti in questo caso) e non per insussistenza di reato sportivo, nonostante esso non possa essere paragonato a quelli delle società precedentemente punite nel processo sportivo del 2006.

Al Consiglio federale perciò la patata bollente della decisione sullo scudetto tanto conteso. Si parla di un Consiglio ai limiti della preoccupazione, viste le conseguenze che la decisione, a questo punto politica, porterebbe. La Juventus, nella persona di Andrea Agnelli, ha fatto dell’esposto ‘Anti scudetto nerazzurro’ la sua bandiera, una delle sue personali battaglie. Moratti invece ci tiene perché simbolo dell’estraneità nerazzurra al sistema malato.

In ogni caso la Federazione pondera e pesa fino all’ultima la decisione, visto che  potrebbe subire anche dei danni economici, soprattutto se gli azionisti nerazzurri chiedessero risarcimenti economici. La storia potrebbe veramente essere infinita, visto che Moratti, in caso di revoca ricorrerebbe all’Alta Corte del Coni e poi al Tar del Lazio, laddove si prenderà una decisione in base al tenore e al contenuto delle telefonate del compianto Giacinto Facchetti.

Sezione: FOCUS / Data: Ven 01 luglio 2011 alle 10:40 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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