Il titolo è Tout Simplement e si tratta dell’autobiografia di Claude Makelele, centrocampista ex nazionale francese ed ex Chelsea. Proprio ricordando la parentesi londinese, in un passaggio del testo Makelele attacca pesantemente Josè Mourinho, che lo ha allenato in quel periodo. “Abbiamo vissuto due annate come un gruppo di amici che cenavano, sbevazzavano, festeggiavano, ci allenavamo e vincevamo insieme. La solidarietà del gruppo Chelsea tra il 2004 e il 2006 era eccezionale. Poi Mourinho ha distrutto tutto, isolando certi elementi per far spazio a nuovi che troppo spesso si consideravano star (...). All'inizio della stagione 2006/07 Mourinho ha iniziato a prendere le distanze dai giocatori. Ad un tratto, lo spirito di fraternità che ci univa si è sgretolato. Poi, il litigio con Abramovich che gli chiedeva più libertà in campo per i suoi campioni, ma Mourinho rifiutò con ostinazione di cambiare metodi. Qualcosa si era spezzato in alto e noi cominciavamo a risentirne gli effetti”.

Lo Special One viene accusato dal centrocampista francese anche di esagerato egocentrismo: “Nel corso dell’ultima annata piena vissuta sotto i suoi comandi, mi colpì come Mourinho non riconosceva il ruolo capitale dei suoi giocatori, attribuendosi un po’ tutti i meriti. Per lui, non sono le individualità che fanno funzionare la squadra, ma il metodo che ha stabilito. Verso la fine, Mourinho dava l’impressione di sentirsi minacciato non appena un giocatore occupava la scena più di lui”.
 

Sezione: News / Data: Lun 25 maggio 2009 alle 14:45
Autore: Fabio Costantino
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