Potenza delle nuove tecnologie: non ci è voluto molto prima che l’incredibile scena facesse il giro della rete. Accade tutto nel corso della festa dei giocatori del Milan all’Olimpico di Roma subito dopo l’aritmetica certezza del 18esimo scudetto: in uno stadio popolato solo nel settore dei tifosi milanisti intenti a celebrare i propri idoli, ecco spuntare, a cavalcioni sulla vetrata che divide le tribune dalla pista d’atletica, Gennaro Gattuso, capitano del Milan, che in mutande e maglietta bianca con la scritta ‘campioni d’Italia’ si improvvisa capo-ultras lanciando i cori. Mettendoci particolare passione soprattutto quando si tratta di lanciare la solita, deprecabile ingiuria pesante nei confronti di Leonardo, diventata un “leit motiv” dei supporters rossoneri da quando Leo ha deciso di prendere la guida tecnica dell’Inter.

Quanto ripreso dalla videocamera di uno di questi è inequivocabile: Rino scandisce con tutta la voce rimastagli in gola il coro “Leonardo uomo di m…a”, seguito almeno all’inizio da Ignazio Abate che però si rende conto di quanto sta accadendo e allora si salva in corner interrompendo lo spettacolo, cercando con lo sguardo una non meglio definita cosa sotto la balaustra in plexiglass. Gattuso invece continua imperterrito, acclamato dai suoi fans. Il filmato, come detto, ha fatto subito il giro su Facebook e Youtube, scatenando, logicamente, la rabbia e l’indignazione del popolo interista.

Perché il gesto del capitano del Milan Gennaro Ivan Gattuso non è altro che l’ennesimo episodio che fa sorgere qualche dubbio sull’interpretazione della parola ‘stile’ che si ha in casa Milan, dubbi rinfocolati pesantemente da una serie di fatti successivi al fischio finale della gara con la Roma: abbiamo visto il gesto goliardico (?) di due tifosi-giornalisti che in diretta tv tagliano via il tricolore dalla maglia dell’Inter; ma fa drizzare i capelli il fatto che lo stesso gesto sia stato fatto, per sua spontanea ammissione, da un giocatore come Marco Amelia. Vedere poi il capitano del Milan Gattuso scatenarsi in cori deprecabili contro quello che è stato il suo ex allenatore, però, è stato decisamente troppo. E tutto questo è successo dopo la conquista di un titolo che, giova sempre ricordarlo, solo quattro anni fa, quando toccò all’Inter, un altro giocatore del Milan si fece messaggero di un invito ad un utilizzo non proprio consono.

L’astio verso Leonardo da parte di Gattuso non è una novità: del resto, dopo il primo gol di Pato nel derby di ritorno, tutti lo hanno visto mentre dava sfogo alla sua rabbia nei confronti di un tecnico dal quale ha avuto poca stima. Il tutto, però, è aggravato dal fatto che il centrocampista di Corigliano di questa squadra rappresenta il capitano, l’uomo simbolo. Gli interisti, ad esempio, non ricordano in sedici anni di carriera gesti di questo tenore da parte di Javier Zanetti, che l’unica volta che ebbe una reazione inconsulta contro un tecnico, Roy Hodgson, se ne pentì amaramente chiedendo scusa praticamente subito.

Il mondo dello sport fa dei capitani il proprio vanto e orgoglio; di gente come Zanetti, ma anche come Del Piero o come furono nel passato recente anche Baresi e Maldini, due campioni che hanno scritto la storia gloriosa del Milan e che godono di una stima universale. Di capitani che si trasformano in capipopolo, riteniamo che lo sport francamente non sappia che farsene…

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Lun 09 maggio 2011 alle 14:30
Autore: Christian Liotta
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